Roberto Divia` wrote:
>
> Il primo problema e` che cosa respirare. L'aria e` velenosa, quindi
> bisogna usare miscele fino a ~70 metri, poi si deve cambiare.
L'aria è tossica ma non immediatamente. La tossicità dell'ossigeno dipende
da pressione *e* tempo di esposizione. L'azoto semplicemente ricoglionisce.
Non credo che gli effetti insorgano se non dopo alcuni minuti.
> Il secondo problema e` la pressione. A 100 metri ci sono 11 Bar. Per
> passare da pressione ambiente a 11 Bar ci vuole tanta, molta pazienza.
Non serve così tanta pazienza, ho fatto immersioni con discesa veloce e
passati i primi 10 metri si può scendere sempre più velocemente
confortevolmente.
In caso di emergenza penso che in 30-45 secondi si possa arrivare a 11 bar
senza grossi problemi.
> Una volta usciti, la salita. Lenta, per non fare bolle.
Non credo che serva, per arrivare oltre il 100% di saturazione dei tessuti
intermedi ci vogliono (se non ricordo male) 20 minuti a 50 metri, ci
vorranno 10 minuti a 100 metri o qualcosa del genere.
Quindi la decompressione non è un problema a meno che il personale non sia
già stato a pressioni > 1 Bar prima della compressione.
> In apnea? Dimenticatelo. Solo per equilibrare la camera di compressione ci
> vuole troppo tempo.
Beh, ma anche ci volesse un minuto stai sempre respirando aria. Poi
trattieni il fiato, apri il portello ed esci. A quel momento inizia l'apnea
ma, risalendo, l'espansione ti fornisce molta, moltissima autonomia.
Non sto dicendo che sia facile. Solo il contatto con l'acqua fredda può
essere ingestibile. Ma per una persona preparata dovrebbe essere possibile.
Ciao,
--
Daniele Orlandi つづく
Received on Mon Sep 06 2010 - 21:37:56 CEST