"Paolo Giglioli" <paologiglioli_at_libero.it> wrote in message
news:3A9282DD.BE8C34CE_at_libero.it...
> Salve,
>
> non so se posto nel ng giusto...
> vorrei sapere in cosa differiscono le lampade alogene da
quelle
> "normali".
>
> Grazie!
> Paolo
Il tungsteno fonde a circa 3500 gradi.
Gia' a 2500 gradi la sua velocita' di evaporazione e'
misurabile. Quindi una lampadina ha una vita limitata in
quanto il suo filamento sta a temperature vicine a 2500
gradi e evapora anche se lentamente.
Il filamento poi non e' perfettamente uniforme. Nei punti in
cui e' piu' sottile, la corrente elettrica sara' piu' densa
e la temperatura sara' un po' maggiore, quindi questi punti
evaporeranno piu' velocemente riducendo ulteriormente la
loro sezione quindi innalzando ulterirmente la loro
temperatura e cosi' via fino alla fusione e quindi alla
rottura.
Il tungsteno evaporato si deposita sulla superficie di vetro
che funge da "parete fredda".
Sarebbe bello aumentare la temperatura del filamento per
avere a pari potenza elettrica piu' luce e piu' bianca, ma,
per quanto detto sopra, si ridurrebbe notevolmente la vita
della lampada. Le vecchie lampade "survoltate" avevano
infatti proprio la caratteristica di durare poche ore e
venivano usate negli studi fotografici per avere una luce
piu' bianca.
Lo iodio (alogeno) ha la caratteristica di combinarsi col
tungsteno intorno ai 1000 gradi, ma giunto a 2500 e oltre si
scinde di nuovo con una velocita' di scissione crescente con
la temperatura.
Quindi se costruiamo una lampada che ha il vetro resistente
a alta temperatura (p.es. quarzo) e a distanza tale dal
filamento da arrivare (il vetro) intorno ai 1000 gradi e
mettiamo nella lampada un po' di iodio, questo andra' a
prendere il tungsteno evaporato sul vetro e lo depositera'
proprio nei punti a piu' alta temperatura "riparando"
continuamente proprio i punti piu' "danneggiati".
Potremo cosi' finalmente alzare la temperatura del tungsteno
senza compromettere la vita della lampada.
Si chiamano quindi alogene o allo iodio, nel passato si
chiamavano anche "a quarzo", ma ora questo nome e' stato
usurpato dalle lampade a UV.
Scusate l'imprecisione, ma vado a memoria su notizie vecchie
di 30 anni.
Saluti
Mino Saccone
Received on Tue Feb 20 2001 - 17:37:02 CET
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