Re: Universi paralleli

From: epimenide <epimenide75_at_hotmail.com>
Date: Mon, 19 Feb 2001 00:35:01 +0100

Sasuke <as.maida_at_tin.it> wrote in message
Pf_h6.22973$ep3.551849_at_twister1.tin.it...
> Salve a tutti!
> Studio Fisica a Milano e sono molto interessato ai risvolti "filosofici"
> della fisica. Sto leggendo il libro di David Deutsch "La trama della
> realt�".
> Sono rimasto colpito dalla sua argomentazione riguardo alla reale
esistenza
> di universi paralleli. Deutsch giunge a tale conclusione ragionando su
> alcuni esperimenti di interferenza quantistica non casuale, tra cui il
> funzionamento di un interferometro e la particolare configurazione di luci
e
> ombre data dal passaggio di un fascio di luce monocromatica attraverso
> fessure larghe meno di un millimetro.
>
> Sarei curioso di conoscere la vostra opinione a riguardo.
>
> Grazie.
>
>
>

Ciao, io non sono un fisico di professione e per questo non ho mai postato
nel NG che mi sono limitato soltanto (e con grande piacere) a lurkare. Visto
pero' che conosco il libro di cui parli e la tematica ad esso connessa spero
di poterti essere utile.
L'argomentazione di Deutsch si inserisce nel vasto filone di interpretazione
dei paradossi della MQ che tenta di risolverli facendo ricorso a qualcosa
come dei "mondi paralleli". E' improbabile pero' che il primo proponente di
questa visione, H. Everett III (1) avesse realmente in mente dei mondi
paralleli e non degli "stati relativi" meno ontologicamente forti. Furono De
Witt prima (2) e Graham e De Witt poi (3) a interpretare le parole di
Everett come implicanti la REALE esistenza di mondi (4) paralleli al nostro.
Questa teoria � stata sempre criticata per la sua assenza di
verificabilita', ma Deutsch � stato il primo a proporre dei "test" per
provare l'esistenza dei "molti mondi" (5)("Many-Worlds interpretation of
Quantum Mechanics" � il nome ufficiale di questa interpretazione, io la
abbreviero' con MW).
Francamente gli altri test da lui proposti non mi sembrano molto convincenti
(e in generale non sono considerati tali dalla letteratura), tranne forse
quello basato sulla computazione quantistica (6), da lui stesso creata, e
quello da te esposto.
Tuttavia anche queste ultime due "prove" della MW hanno forti punti deboli,
nel caso di cui parli tu io non parlerei neanche di reale "test", dove per
"test" si intende un esperimento che permetta di distinguere la MW dalle
altre interpretazioni della MQ (7), visto che in pratica i risultati
dell'esperimento delle "due fenditure" sono previsti anche e nello stesso
modo da tutte le interpretazioni rivali che non ricorrono alla
controintuituva ipotesi dell'esistenza reale di molti mondi.
Piu' complessa e piu' difficile da esaminare � la prova offerta da Vaidman
(8) e i cui vantaggi (e le cui pecche) potremo esaminare insieme, se vuoi,
in post successivi.
Nelle note trovi un po' di bibliografia ma se vuoi posso fornirti altri
titoli sempre sulla MW o sulla Meccanica Quantistica in generale.

Sperando di essere stato utile ti saluto


(1) Everett, H. III (1957), "Relative state Formulation of Quantum
 Mechanics", Rev. Mod. Phys. 29, 454

(2) De Witt, B. S. (1970) "Quantum Mechanics and Reality" Physics Today 23,
30-35

(3) DeWitt, B. S., and Graham, N., eds. (1973), The Many-Worlds
Interpretation of Quantum Mechanics, Princeton: Princeton University Press

(4) Il termine "mondi" indica in pratica gli universi paralleli, mentre
laparola "universo" � normalmente usata dai proponenti di questa
interpretazione per indicare l'insieme dei mondi. Ma non c'e' accordo su
questa terminologia e molti autori usano i termini invertendone il
significato

(5) vedi ad es:
Deutsch D. (1985) "Quantum Theory as a Universal Physica Theory",
International Journal of Theoretical Physics 24, 1-41
Deutsch D. (1986) "Three experimental implications of the Everett
interpretation", in R. Penrose and C.J. Isham (eds.), Quantum Concepts of
Space and Time, Oxford: Caledonia Press, pp. 204-214

(6) vedi nota (5) per la bibliografia

(7) probabilmente avrai sentito parlare di queste interpretazioni e le
conoscerai, nel caso non fosse cosi' due ottimi testi introduttivi (non solo
a questi apetti della MQ) sono
Ghirardi G. C. (1997), Un'occhiata alle carte di Dio, Milano, Il Saggiatore
e, per una visione piu' filosofica
Albert Z. D. Meccanica quantistica e senso comune, Adelphi, 2000

(8) Vaidman, L. (1998) "On Schizophrenic Experiences of the Neutron or Why
We should Believe in the Many-Worlds Interpretation of Quantum Theory',
International Studies in the Philosophy of Science 12, 245-261
vedi anche:
Vaidman (2001) The Paradoxes of the Interaction-Free Measurement
Li trovi entrambi qui http://it.arxiv.org/ cercando "Vaidman" tra gli autori
nella sezione "find" di "Quantum Physics"

N.B. Gli articoli che ho citato li trovi sicuramente nella biblioteca della
tuafacolta', sui libri non sono sicuro se ci sono, ma quelli alla nota (7)
sono ancora in vendita mentre quello alla nota (3) � super esaurito ed �
presente solo nella biblioteca di Padova per quanto ne so
Received on Mon Feb 19 2001 - 00:35:01 CET

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