On Sat, 10 Feb 2001 00:00:35 +0100, Omissam
<NOSPAMmeb2043_at_iperbole.bologna.it> wrote:
>Puo' esistere un campo magnetico le cui linee di campo formano
>un nodo? Se la risposta � si', come mi pare che tu affermi,
>allora sembra che tale nodo inizialmente fatto nella barra magnetica
>possa essere trasferito al campo nello spazio esterno alla barra.
la risposta e' no, non vedo perche' le linee di campo debbano seguire
il percorso di un nodo in un mezzo con permeabilita magnetica relativa
pari a 1 o poco piu'.
>Ma un campo magnetico annodato nello spazio vuoto (o nell'aria)
>e' qualcosa di molto strano! Ad esempio cosa succede se si
>allontanano i poli del magnete? Il nodo si "stringe"? Ovvero
e' sbagliato pensare alle linee di campo come se fossero cavi di
materiale solido.
Le linee di campo magnetico sono solo un costrutto della nostra mente
pensato per meglio visualizzare il campo: pertanto nulla ci autorizza
a trasferire alle linee di campo le proprieta dei cavi.
E' molto probabile che le linee escano e rientrino nel materiale
magnetico se la riluttanza del percorso a nodo e troppo elevata.
>Questo comporterebbe che un pezzo di ferro lasciato libero
>andrebbe a posizionarsi nel punto dove il campo � piu' intenso
>e cioe' nol nodo magari fluttuando a mezz'aria!
Il pezzo di ferro va verso il punto dove il campo e' piu' intenso, un
nodo fatto con le linee di campo non ha senso di esistere nell'aria,
che e' uniforme e isotropa.
>la domanda iniziale resta: "se annodo una barra magnetica il campo
>cosa fa?"
segue il percorso a riluttanza minore.
>
>C'e' qualcosa di scorretto in questo discorso, ma dove?
Nell'idea di "linee di campo".
Received on Mon Feb 19 2001 - 15:14:11 CET
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