Re: Paradosso dei gemelli

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: Thu, 25 Jan 2001 10:09:00 +0100

Lucarciof wrote:
> Scusa, ma se la Relativit� Ristretta � applicabile solo ai
> sistemi inerziali, come puoi applicarla ad un sistema che non �
> manifestamente inerziale ?
> Certo, tu puoi partire dalla Relativit� Ristretta e dalle equazioni di
> Lorentz e ricavare la Relativit� Generale, che poi puoi usare per risolvere
> il problema. Ti occorre pero' un ipotesi in piu', non presente nella Rel.
> Ristr., e cio� il Principio di Equivalenza. Ergo, con la Rel. Ristr. e le
> eq. di Lorentz soltanto non puoi calcolare la differenza di et� dei due
> gemelli!

Pur non essendo un esperto di relativita', dissento su quello che
scrivi.
Il fatto che il principio di relativita ristretta si applichi a
riferimenti in moto traslatorio uniforme non implica che nulla si puo'
dire di quello che succede in sistemi accelerati.

La "spiegazione" del cosiddetto paradosso dei gemelli nei termini di "ci
vuole la relativita' generale" e' comoda ma solo parzialmente vera.
E' vero che per una descrizione mediante un unico riferimento in moto
accelerato ci vuole la RG. Ma non e' vero che non si possano usare piu'
riferimenti in moto uniforme per fare il conto della differenza di eta'.
In pratica funziona benissimo. Dal punto di vista concettuale, io penso
che ha il vantaggio di centrare la discussione sul fatto che il tempo
proprio per i due gemelli e' diverso appena si seguono due traiettorie
di tipo diverso nello spaziotempo. E questo viene *prima* della RG.

Giorgio
Received on Thu Jan 25 2001 - 10:09:00 CET

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