On Wed, 13 Dec 2000 13:22:28 +0100, "Justinian" <anon54__at_hotmail.com>
wrote:
>Il mio punto iniziale era (e' la quinta volta che lo scrivo):
>
>"nel calcolo delle orbite dei pieneti non si usano forze
>ritardate. La forza di gravita' tra pianeti agisce di fatto
>come se fosse istantanea."
Non so se ho risposto a te o ad altri in qualche altra occasione (in
passato, qui o su altri NG) quasi sullo stesso argomento, ma ti
riporto quanto scritto sul libro di A. S. Eddington "Spazio, tempo e
gravitazione" (Univ. scientifica Boringhieri, 1971) al cap. 6 "La
nuova e l'antica legge di gravitazione" :
<<Infine, la forza gravitazionale si propaga istantaneamente, o con la
velocita' della luce, o con qualche altra velocita'? Fino a
relativamente poco tempo fa si pensava di aver ottenuto le prove
conclusive che la velocita' della gravitazione deve essere di gran
lunga piu' alta di quella della luce. L'argomento era pressappoco
questo. Se (fig. 13) il Sole attrae Giove verso la sua posizione
attuale S, e Giove attrae il Sole verso la sua attuale posizione G, le
due forze sono sulla stessa retta e si fanno equilibrio. Ma se il Sole
attrae Giove verso la sua posizione precedente S', e Giove attrae il
Sole verso la sua posizione precedente G', quando la forza
d'attrazione parte per attraversare gli spazi, allora le due forze
formano una coppia. Questa coppia tendera' ad aumentare il momento
della quantita' di moto del sistema e, agendo cumulativamente,
causera' dopo breve tempo una variazione sensibile del periodo, in
contrasto con le osservazioni, se la velocita' della gravitazione e'
paragonabile a quella della luce. L'argomento e' erroneo, in quanto
per effetto della propagazione S non viene attratto necessariamente
nella direzione di G'. Infatti si trova che, se S e G sono due cariche
elettriche, S verra' attratta molto approssimativamente verso G (non
verso G'), nonostante l'influenza elettrica venga propagata con la
velocita' della luce (1). Nella teoria da noi riportata, la
gravitazione si propaga con la velocita' della luce e non vi e' alcun
contrasto con le osservazioni>>
<----*
*
* *
S' *.....*....<......* G
* * *
S *.....*.....>....* G'
* *
*
Fig. 13
(sperando che questa figura si veda bene sul tuo monitor)
(1) <<Il potenziale elettrico dovuto a una carica "e" risulta eguale a
phi=e/[r(1-Vr/c)]
dove Vr e' la velocita' della carica nella direzione di r, c la
velocita' della luce, e la parentesi quadra significa che si deve
prendere il valore ritardato. Al prim'ordine in Vr/c il denominatore
e' eguale alla distanza "istantana" r, cosi' che l'espressione si
riduce a "e/r" a prescindere dal tempo di propagazione. La formula
precedente per il potenziale fui trovata da Lienard e Wiechert>>
Quel libro lo lessi quando avevo 16-17 anni. Tu mi sembra che abbia
detto di essere un ricercatore. Se e' cosi', non lo hai mai visto?
Ciao : Goffredo Pierpaoli
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BOLOGNA E USTICA PER NON DIMENTICARE
http://stragi80.com
Il 27 Giugno 1980, 20 anni or sono, accadde qualche cosa
nei nostri cieli.
Notiamo ancora un incredibile silenzio da parte dei media
e delle autorita' politiche e militari che in quel tempo
operarono... per il raggiungimento della verita'.
NON DIMENTICHIAMO IL CIELO DI USTICA
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per rispondere mettere ri al posto di ti
nell'indirizzo di email
Received on Fri Jan 19 2001 - 19:15:59 CET