Re: Frequenza di un singolo fotone

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Wed, 27 Jul 2022 10:14:12 +0200

Il 26/07/22 13:52, Davide ha scritto:
....
> Allora significa che il numero complesso (mi verrebbe da dire la fase della fuzione d'onda, ma non vorrei azzardare e dire vaccate) che serve a calcolare delle probabilità (quindi attinente alla funzione d'onda) e che ha una dipendenza dal tempo exp (iwt), ha una w che coincide (a meno di fattori 2pigreco) con la frequenza dell'onda elettromagnetica. Quindi intuisco che la funzione d'onda di un fotone di energia E=hf e l'onda elettromagnetica che si ottiene costruendo uno stato di campo ben definito a partire da una quantità macroscopica di fotoni tutti con quella energia, non sono indipendenti.

Ma non sono neanche la stessa cosa. Intanto, io il discorso lo farei con
gli elettroni perché con i fotoni c'e' un problema addizionale nel dare
un significato alla funzione d'onda.
Con gli elettroni è vero che l'energia dell' elettrone si manifesta
nella dipendenza temporale degli autostati (funzioni d'onda) a quella
energia.

>
>
>
>
> Sto enfatizzando questo legame tra psi e onda e.m. che per me è una nuova scoperta, perché è la prima volta per quanto io ricordi, in cui ho un oggetto macroscopico (l'onda e.m.) che in una qualche misura conserva un'informazione rintracciabile a livello quantistico e viceversa. Inveve fino a quando non ho metto QED avevo sempre immaginato che nel limite macroscopico si perdesse (nel senso che diventa trascurabile e ininfluente se non addirittura non misurabile) qualunque elemento o dettaglio presente al livello quantistico.
>


Beh, tieni presente che le funzioni d'onda non sempre sono
microscopiche. Un condensato di Bose-Einstein, un superconduttore o un
superfluido hanno funzioni d'onda con supporto a scala macroscopica.

Però fai attenzione ad un dettaglio non da poco. La funzione d'onda
spziale di un sistema di N particelle ha dominio in R^(3N). Non in R^3.
(e questa è la vera pietra tombale sul punto di vista "ingenuo" del
dualismo "alla de Broglie").

...

> Invece così potrò/dovrò dire che ci sono certi ambiti in cui il livello quantiatistico è sempre rilevabile anche a livello macroscopico perché una moltitudine di fotoni le cui ampiezze di probabilità (livello quantistico) evolvono e si sommano in modi caratterizzati da un numero f costruisce un'onda elettromagnetica (livello macroscopico) di frequenza proprio f.

ok

....
>> Sono pezzi di informazione. Un quadro coerente e corretto, a livello di
>> scuola superiore, escluderei che possa essere dato.
>
>
> Posso essere d'accordo, ma per valutare ci devo pensare dopo aver capito qualcosa in più studiando un po' le risposte che ricevo qua e soprattutto qualche testo.
>
> Non succede neanche
>> a livello universitario, in genere.
>
> Davvero? Questo mi sorprende.
>
A me no. Per almeno due buoni motivi.
1. C'è un forte ritardo a livello dei libri di testo a mettere insieme
in modo coerente l'enorme quantità di informazione che si à accumulata
nell' ultimo mezzo secolo. Purtroppo scrivre libri "non paga"
soprattutto se occorre fare un lavoro di costruzione di una narrazione
coerente e pedagogicamente efficace.
2. Dal punto di vista della formazione si privilegia la costruzione di
competenze specialistiche, spesso iper-specializzando anzitempo.

Giorgio
Received on Wed Jul 27 2022 - 10:14:12 CEST

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