Re: Piccola preoccupazione per un futuro dottore in fisica.

From: <hobosodo_zip_at_my-deja.com>
Date: Sun, 17 Dec 2000 13:56:00 GMT

In article <000b01c05fb0$db66bcc0$4eee1997_at_default>,
  ziuccio_at_libero.it ("Ziuccio") wrote:

> Dicevo che sono un po' preoccupato perch� forse ho iniziato un po' a
> rilento, nel senso che rispetto a molti miei compagni di corso, ho
una
> media pressoch� ridicola, cio� attorno al 25.
> E' anche vero che fin'ora ho dato solo 6 esami e penso (ma soprattutto
> spero) di riuscire a tirarla un po' su, almeno intorno al 28 - 29 ,
nel
> corso dei 3 anni e mezzo rimanenti.

Se a partire da questo momento prendi tutti 30, alla fine avrai una
media del 28.3 ;))

> E anche per poter fare un lavoro in futuro in cui si lavori da fisici
e non
> da impiegati dietro ad una scrivania,magari in un'azienda commerciale
o in
> una banca a fare conti sugli interessi.
> E vero che dovr� pur mangiare, ma io ho scelto fisica per fare fisica,
> perch� sono appassionato. Se un giorno mi trover� a fare il lavoro in
un
> qualsiasi altro posto che non stia in ambito della scienza fisica o
> matematica, magari guadagner� tanto ma sicuramente non sar� felice.
> Vorrei specificare che io non punto al minimo indispensabile per
raggiungere
> il mio fine, anzi.. sto puntando al massimo.

Ho l'impressione che il cursus di uno studente in fisica si possa
dividere in due fasi ...

i primi anni....come nel caso dell'innamorato tutto e' limpido e
splendente. Nel fattempo il partner (la fisica) ci gioca dei tiri
mancini che facciamo finta di non vedere (gli esami).

gli ultimi anni...come in una coppia sposata da tempo si mescola il
ricordo dell'antica passione alla consapevolezza della fine dell'
ideale. Buona parte di tali coppie finisce il rapporto con un divorzio.
E non e' detto che sia un male.

Esiste comunque una terza via. Le coppie felici...come nella vita ce ne
sono poche e quando si incontrano fanno invida ai piu'

e tu tra qualche anno in quale delle tre catergorie rientrerai?

La maggior parte degli iscritti scivola dalla prima alla seconda
categoria senza traumi particolari ed alla fine si realizza come persona
in un campo diverso dalla fisica...e questo e' il bello della vita

personalemente sono passato dalla prima alla seconda per poi, per i casi
misteriosi della vita, ritrovarmi nel sottoinsieme delle coppie
felici....pero' un giorno chissa'!
Eppoi, il mondo della ricerca non e' assolutamente cosi ideale come si
tende a pensare....provare per credere (come diceva a suo tempo il buon
Guido Angeli)

comunque se la passione continua ad animarti, ed in Italia le vie del
signore sono tutte finite, puoi sempre provare all'estero (Inghilterra,
Francia....) accolgono ogni anno centinaia di futuri dottori (PhD
students).
Il livello della ricerca e' molto buono ed i soldi sono molti di piu'
(perche' i governi hanno capito l'importanza che ricopre la ricerca nel
bilancio globale del prestigio di una nazione). Inoltre non esiste,
oppure se esiste e' meno marcato, il baronato, ed un dottorando e'
trattanto come un essere pensante.
L'altro vantaggio e' che all'estero e' in generale piu' facile fare un
dottorato ed inseguito ottenere un posto fisso (con un salario
dignitoso) e non i due milioni e spiccioli al mese che offrono in
Italia.

In bocca al lupo

hobosodo



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Received on Sun Dec 17 2000 - 14:56:00 CET

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