(unknown charset) Re: Il Teorema del Tempo e natura complessa dello Spazio-Tempo
Grazie Valter del prezioso tempo che hai dedicato a questa risposta.
Devo dirti che avevo presagito un tuo interessamento per il buddismo,
io pratico Zen da molti anni e, nonostante sia un incorreggibile
dissipatore di parole, un poco di sensibilit� l'ho sviluppata, ed �
proprio per questo che ti ho scritto.
>Tuttavia ho visto spesso un fraintendimento molto pericoloso di
>termini e di fini. Vedi per esempio tu parli di energia, tempo, ecc..
>ma il significato che si attribuisce a queste parle e' molto molto
>diverso in filosofia (filosofie) ed in scienze esatte.
Sicuramente hai ragione, i termini sono diversi, ma il fine? Sei certo
che in fondo la Fisica non cerchi le Sue stesse risposte?
>Le spiegazioni che riporti, per quanto suggestive e/o profonde
>(non lo nego) non aggiungono una quantita' infinitesima alla
>comprensione del mondo nei termini in cui un fisico la vuole: non
>aggiungono dominio sulla materia.
Anche io la pensavo come te sulle capacit� predittive di quelle parole,
sino a quando non ho simulato al computer un modello, rozzo e semplifi-
cato non lo nego ma coerente, della Via Di Mezzo, o perlomeno di quello
che io avevo inteso che fosse.
Bene, quello che ho visto mi ha molto colpito. Succedeva quello che
aveva previsto il Buddha, il rumore si autoorganizza creando bande in
movimento, differenze dinamiche di potenziale. Da piccole fluttua-
zioni a media zero, il sistema si evolve in modo Caotico verso un
ordine mirabile. Il rumore, nella mia mente non avevo mai pensato
che si potesse formare qualcosa dal rumore di fondo; avevo fatto
l'errore di considerare le fluttuazioni come puntiformi, non
avevo previsto quello che poteva accadere su una membrana perfet-
tamente elastica dove gli impulsi casuali "locali" generano onde che
si diffondono, iteragiscono, si evolvono. Anche se la media matematica
dei picchi e della valli � sempre 0, il sistema "esiste" nella sua
dinamica. E non � tutto.
Ora vorrei farti una domanda, perdonami l'arroganza ma vorrei capire
se � una cosa intuitiva anche per te o no. Se ammetti per un attimo
che lo spazio/tempo sia a "curvatura variabile intrinseca", hai
intuito che cosa potrebbe essere la Via Di Mezzo?
Se l'hai vista, � difficile sfuggire al suo fascino e alla sua capaci-
t� di spiegare in modo semplice tutte le cose partendo da una proprie-
t� geometrica intrinseca del vuoto.
Se non l'hai intuita, � perch� la tua mente ha pensato al grande.
L'uomo nella sua evoluzione ha dovuto farsi dei modelli mentali del
territorio dove viveva, spazi grandi, la nostra mente non concepisce
l'infinitamente piccolo. Io l'ho afferrata in meditazione, mentre
cercavo il centro del mio essere, per anni non avevo capito, poi mi
� sembrata semplice ed inevitabile.
E se stessimo cercando di misurare un sistema vibrazionale Caotico
dall'enorme contenuto informativo con il sofisticato righello della
MQ? Cosa vedremmo? Stati stazionari, attrattori, transizioni di fase,
simmetrie, sar� sempre pi� dura per la matematica; non sarebbe
interessante provare a simulare il sistema nella sua essenza invece
che continuare a volerlo intrappolare in un formalismo analitico che
presto saranno in dieci sulla terra a comprendere?
E poi, davanti alla complessit� caotica della natura, perch� pensare
che alla base ci sia un sistema "meccanico"? Forse il clima non �
reale perch� non possiamo descriverlo in termini analitici?
Non ti voglio rubare altro tempo, nella speranza che quello che ho
detto abbia una qualche utilit� e di averti incuriosito, ti saluto
e ti rinnovo la mia stima.
Arnaldo Dallaglio.
Received on Mon Dec 18 2000 - 02:46:33 CET
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