Il 03/08/22 07:47, gino-ansel ha scritto:
> Forse per chi è del mestiere http://digilander.libero.it/gino333/tangente.jpg
> è ovvio, ma mettetevi nei panni di chi osserva un "calcinculo" (quella giostra
> coi sedili appesi a catene che si sollevano radialmente durante la rotazione)
> credo penserebbe che se la catena si rompe il passeggero proseguirebbe
> radialmente in aria, non che partirebbe per la tangente.
Probabile. Ma di "teorie" basate su osservazioni soggettive, anche
attente ma non sottoposte ad una vera analsi scientifica è pia la
preistoria della fisica, a partire dalla meccanica di Aristotele,
passando per la teorie dell' "impeto" medioevale etc. Purtroppo questo
modo di procedere "per sensazioni" tende talvolta a sopravvivere anche
oggi.
> Questa questione è la medesima del secchio di Newton, sono andato a
> riguardarla nel Caldirola di mia figlia, ma l'ho trovata poco chiara. Mi sono
> ricordato che in "La fine del Tempo" di Barbour (un macigno che non mi
> convince affatto) c'è un'esposizione più ampia, anche storica, che ho
> trovato assai interessante. Una serie di incomprensioni fra Cartesio, Newton,
> Mach ed altri.
Effettivamente la parte storica è abbastanza accurata. Dico "abbastanza"
perché ho la sensazione che Barbour tenda a sottovalutare il non
sufficientemente chiaro "status" dei sistemi di riferimento nella
dinamica all'epoca di Newtone & Co.
> A quei tempi pare che la forza centrifuga non fosse un'ancella
> di quella centripeta ... mi sembra quindi che ci sia pure pane per gli eretici ...
Non conosco eretici in fisica. Ma questa è un'altra storia.
> Magari gradite darci un'occhiata? l'ho fotografata (ho rotto lo scanner) in
> https://ibb.co/VSt0S4k inerzia1
> https://ibb.co/JdsTZJd inerzia2
> https://ibb.co/jZmVBsj inerzia3
> https://ibb.co/vzX9Wqp inerzia4
> https://ibb.co/HpN36xs inerzia5
> https://ibb.co/qFMhxtk inerzia6
La prima parte delle considerazioni di Barbour è interessnate e in gran
parte condivisibile. Io avrei ricordato che oltre a Newtone e Cartesio,
c'era un "terzo incomodo": Leibnitz che era il più vicino di tutti ad
una posizione puramente relazionale dei concetti di spazio e tempo.
Questo dal punto di vista storico. Su Mach mi sembra che Barbour lo
sovrastimi (ma non è da solo). Non mi sembra che Mach avesse chiaro
neanche lui il ruolo dei sistemi di riferimento. Sulle elaborazioni
successive sul tempo, trovo quasi banale l'osservazione che tempo è un
concetto basato sul cambiamento/divenire e quindi in un'ottica
relazionale non è un'entità "esterna". Però le considerazioni successive
mi sembra che divengono molto rapidamente speculative. Però può darsi
che abbia elaborato meglio altrove. Proverò a cercare. Grazie comunque
per l'estratto.
> intanto spero che Pastore valuti le mie considerazioni, a meno che tacitamente
> non le abbia approvate
Sulle tue considerazioni del post precedente, non approvo tacitamente
niente.
E' però difficile risponderti perché non sembri in grado di vedere che
ci sono due descrizioni diverse, ognuna delle quali va capita "di per
sé", prima di tentare di metterle insieme:
la descrizione di quanto accade in un sistema inerziale e quello che
accade in un sistema rotante. In nessuna di queste c'è "incazzatura" di
alcunché ma solo forze ed equazioni del moto.
Prova a descrivere il bullone attaccato alla corda nel sistema inerziale
(dimenticandoti quello rotante) e magari ne parliamo.
Giorgio
Received on Thu Aug 04 2022 - 12:07:38 CEST