alcune domande di Cosmologia...
Salve a tutti, sono un pazzo mitomane e ho sviluppato una teoria cosmologica
in antitesi con quella dominante del BigBang! Sentite le mie sparate e poi
ditemi cosa ne pensate :
Mi � sorto un grosso dubbio: che l'Universo non sia
in espansione n� in contrazione, bens� statico o al massimo dotato di
movimento "rotatorio". La causa di tale dubbio � che "mi sembra strano" che:
1) - In qualsiasi direzione si guardi nello spazio si veda sempre stelle e
galassie allontanarsi da noi, mai avvicinarsi (smentitemi se la mia idea �
solo frutto di ignoranza !). Questo cosa vorrebbe dire, che siamo al
"centro" dell' Universo ? O che comunque quel centro da dove sarebbe nato
tutto � oggi ancora individuabile in base a osservazioni sulla direzione del
movimento delle galassie (nostra compresa) ? Ma lo spazio non era convesso e
quadridimensionale, finito ma illimitato ? E in tal caso come conciliamo una
interpretazione dell' osservazione del movimento delle galassie che �
evidentemente di tipo tridimensionale (come se lo spazio fosse una grande
sfera) con questa visione 4D dove nessun punto e tutti possono essere un
centro, dove il tempo potrebbe essere "impastato" con lo spazio e dove la
luce stessa potrebbe ingannarci e illuderci sui fenomeni osservabili.
2) - Pi� lontano si guardi, pi� si veda aumentare la velocit� di spostamento
(allontanamento) degli oggetti osservati da noi... non so perch� ma mi "fa
strano", come se non si trattasse di una cosa reale, bens� di uno scherzo
ottico-relativistico;
A che velocit� andrebbero questi corpi lontani? Si pu� ipotizzare che man
mano che aumenti la potenza dei telescopi verranno "visti" oggetti
lontanissimi la cui velocit� di allontanamento da noi sfiori la velocit�
della luce? Il paradosso sarebbe che oggetti ancora pi� lontani non
potrebbero essere visti (esisterebbero?). Un altro paradosso o quasi sarebbe
l'et� di questi oggetti, talmente antichi da lasciar supporre che oggi o non
esistano pi�, o, se esistono ancora, siano cos� lontani da avere una
velocit� di allontanamento di molto maggiore a quella da noi osservabile (ma
si pu� calcolare una tale presunta velocit� attuale dell' oggetto in
questione ammettendo che esista ancora? � possibile che un tale calcolo
porti a trovare velocit� prossime a quella della luce? ). E poi, se
l'Universo non � una sfera 3D, ma un oggetto 4D (spazio riemanniano
convesso) in cui proseguendo "sempre diritti" si finisce in realt� per
tornare al punto di partenza, non vi sorge il dubbio che pi� lontano si
guardi pi� si stia in realt� osservando oggetti sempre pi� vicini (ma che
stanno nella direzione opposta a quella in cui stiamo osservando), solo in
un tempo sempre pi� remoto?
E inoltre: perch� un tale spazio riemanniano dovrebbe espandersi? Se gli
oggetti che si muovono in esso non trovano limite, perch� si crede che man
mano che si allontanano essi "spostano" in l� il limite dello spazio come se
questo fosse una sfera 3D in fase di rigonfiamento?
Se qualcuno ha qualche idea in proposito, o qualche risposta o ancora
qualche paradosso da aggiungere, la esprima.... potrebbe essere interessante
far intervenire nella discussione qualche esperto. Magari sto dicendo una
montagna di cazzate, ma qualcosa mi dice che per andare avanti nella fisica
e nell' astrofisica oggi, c'� bisogno di un contributo logico-filosofico
(anche esterno) che sappia andare a fondo di tutte le implicazioni mentali
che la teoria della Relativit� ci ha spalancato.
Ciao. (Antonio)
Received on Mon Nov 27 2000 - 00:00:00 CET
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