Il 19/08/22 13:08, Massimiliano Catanese ha scritto:
....
> Però mi dici cose che adombrano abissi concettuali che temo di
> affrontare.
>
> il primo :
> azione e reazione non è causa effetto. Solo, sono due forze che si
> presentano insieme. Ti sembra una distinzione banale ? A me no,
> sono terrorizzato da questa cosa.
Più che spaventarsi occorre capire il riferimento oconcettuale in cui si
fanno certe affermazioni. Da notare che la questione l'ha toccata anche
Fabri a proposito della pressione nel tubo dell'acqua (messaggio di ieri
alle 16:57).
Il problema causa-effetto è un classico della filosofia e dell'
epistemologia. Il mio punto di vista, come per molti fisici, è che se lo
restringiamo a situazioni in cui interviene una sequenza temporale,
accompagnata da leggi fisiche che mettono in relazione osservabili a
tempi diversi, siamo in una "botte di ferro". Considerare in rapporto
causa-effetto fenomeni che avvengono allo stesso tempo, può funzionare
nel linguaggio ordinario, ma non conosco situazioni fisiche in cui sia
inattaccabile.
Nel caso delle coppie azione-reazione, una visione antropomorfa direbbe
"se spingo contro il muro, (poi) il muro spinge verso di me. Ma non
funziona così. Se misuro quello che succede, non c'e' un intervallo
temporale. Può chiarire, o per lo meno mettere in evidenza le difficoltà
dei nostri rocessi cognitivi a interiorizzare la situazione, considerare
una stella doppia (due stelle che ruotano attorno al centro di massa
comune). Nel caso di masse uguali siamo tutti disposti a considerare la
situazione completamente simmetrica e non ci poniamo il problema se una
esercita l'"azione" e l'altra la "reazione".
Appena le masse cominciano ad essere molto diverse, e soprattutto nel
limite di una delle due masse molto più piccola dell' altra, il nostro
cervello preferisce riportarsi a situazioni più note e cominciamo a dire
che una ruota attorno all' altra (in realtà nel sistema inerziale in cui
il centro di massa è fermo continuano entrambe a ruotare attorno al
centro di massa con orbite simili ma molto asimmetriche come dimensioni.
E abbiamo una certa difficoltà ad accettare che la forza con cui la
massa maggiore attrae la minore sia esattemente la stessa in modulo di
quella con cui la minore attrae la maggiore. Ma queste sono difficoltà
dei nostri processi cognitivi.
Se vedi le cose in termini di un'energia di interazione tra due masse
completamente simmetrica, puoi cominciare a capire che si tratta di un
fenomeno che riguarda ad ogni istante la coppia e non prima una e poi
l'altra massa. Certo, se poi cominciamo a mescolare il comportamento
dinamico di una coppia di masse con quello di una coppia di persone,
alla fisica non ci arriveremo mai. Ma occorre capire che la dinamica
psicologica ha le sue leggi che non sono quelle di Newton, un po' come
la "fisica dei cartoni animati" (cfr
https://en.wikipedia.org/wiki/Cartoon_physics ).
>
> Perchè se non cè causa effetto ma solo concomitanza allora deve
> esserci un' altra "cosa" (di natura ignota) che causa azione-reazione.
> E che è questa cosa ?
>
> Per es prendi quelli che dicono che (... vabbè. Vale solo a Roma)
> siccome ogni volta che ad un incrocio cè l' ingorgo noi vediamo il
> vigile allora è il vigile che causa l' ingorgo.
>
> No
>
> Il vigile lo trovi perchè lo mandano la per risolvere l'
ingorgo. Ma
> vedi che cè una "terza cosa" che è quella che manda il vigile ?
In realtà mi sentirei di condividere il punto di vista causa-effetto nel
caso del vigile (meglio un semaforo temporizzato che un umano che fa
passare "a suo giudizio") :-)
Scherzi a parte, è essenziale, oltre alla sequenza temporale, anche
l'esistenza di una relazione fisica tra fenomeni (una legge). Nel caso
del vigile e dell' ingorgo le variabili in gioco sono troppe per poter
stabilire una relazione in modo scientificamente fondato.
Se comunque restiamo alla coppia azione reazione, il fenomeno rilevante
è la simmetria e simultaneità dei due termini. Il processo decisionale
per cui io ho deciso di muovere la mano verso il muro (e non è il muro
che ha raggiunto la mia mano) non c'entra nulla con la fisica. So che è
difficile separare le due cose ma è l'unico modo per non incartarsi in
sofismi da "filosofia scolastica oltre il tempo massimo".
Received on Fri Aug 19 2022 - 14:38:42 CEST