Re: Due domandine.

From: G.Pacifici <valpac_at_libero.it>
Date: Mon, 30 Oct 2000 18:32:48 GMT

"CCCP" <andrea_coletta_at_inwind.it> ha scritto nel messaggio
news:8teduu$6ri$1_at_nread2.inwind.it...
> > Qui (ma solo quando e' colpito in una particolare maniera), siccome il
> > pallone viene fatto
> > girare sul proprio asse allora esso e' soggetto alla forza di Magnus
> > che e' un caso particolare della legge o principio di Bernoulli.
>
> giuste le obiezioni sulla velocit� dell'aria lungo l'aria (ricordavo,
male,
> a memoria), ma ingiustificate le obiezioni quanto al fatto che sarebbe la
> legge di beroulli e non l'effetto Magnus, a entrare in ballo.
>
> La domanda era +o-: "come mai le ali fanno volare l'aereo, e perch� piu'
> veloce vai piu' � forte la forza che spinge in alto?"
> Trattandosi di un fenomeno, l'ho equiparato all'effetto magnus, che si
> giustifica con la legge di bernoulli.
> Mi pare riduttivo cisrcoscrivere l'effetto magnus a corpi rotanti, in
quanto
> nella sua giustificazione tramite la legge di bernoulli, si tiene conto
non
> tanto della rotazione, quanto della differenza di velocit� del fluido
sulle
> due pareti.
> Non ho proprio capito l'obiezione quindi (quella sull'effeto magnus,
quella
> sul segno � giusta ;-) )
>
> ciao Andrea

Ciao Andrea,
pur non essendo un fisico, ne' (purtroppo) altro, penso di aver ben capito
perche'
l'effetto Magnus sia un caso a parte (particolare) della legge di Bernoulli.

Trovo un po' complicato spiegarlo, cmq ci provo:

in un corpo che ruota in un fluido viscoso non ci sono punti che vanno piu'
veloci e punti che vanno
meno veloci; un pallone da calcio e' rotondo, e con questo voglio dire che
se l'ala di un aereo e' costruita in maniera tale che i due lati presentando
un diverso profilo provochino
una certa portanza spiegabile con la legge di Bernoulli, nel caso del
pallone, non si capisce bene
per quale motivo ci debba essere una diversa velocita' del fluido che gli
passa intorno.
Certo, potremmo spiegarlo con il fatto che i punti del pallone che ruotano
*contro* l'aria la rallentano di piu' di quelli che viceversa la sfuggono,
ma credo che questo effetto non basterebbe a spiegare il fenomeno.
La verita' e che un oggetto rotante in un fluido crea un sottile strato di
fluido che ruotando insieme all'oggetto in questione, l'accompagna per
tuttoil suo percorso.
Sono i punti di questo "anello" di fluido rotante che, venendo a contatto
con l'aria che l'investe, crea (rallentandola o favorendola) la diversa
pressione che e' la vera causa della portanza.
Quindi se accettiamo questo fatto, dobbiamo attribuire l'effetto Magnus
all'interazione che lo straterello di fluido che il corpo rotante
*trattiene* intorno a se con il fluido che si sta attraversando.

L'ala non gira.

Cordialmente
GPacifici

p.s. per quanto riguarda invece il fatto che piu' si va veloci piu' si ha
portanza, diceva qualcuno molto piu' ferrato di me (E.Fabri per la
precisione, e spero non si arrabbi perche' lo cito) che quando in fisica non
si sa bene che pesci prendere, bisogna sempre pensare prima di tutto al
principio di conservazione dell'energia.
Received on Mon Oct 30 2000 - 19:32:48 CET

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