Re: paradosso Achille e tartaruga

From: Giovanni -Darth Vader- Neiman <darth.vader_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/10/22

On Tue, 17 Oct 2000 19:41:53 +0200, Valter Moretti
<moretti_at_science.unitn.it> wrote:

>secondo te c'e' un limite oltre al quale la matematica parte per
>la tangente e non puo' piu' essere usata per "parlare" e
>desrivere *l'essenza* delle leggi della natura? E chi e come
>ha fissato tale limite? Hai idea di quanto si sia spinata avanti
>la fisica moderna nel linguaggio della matematica?

Per quel poco che penso di sapere si matematica e di fisica (sto al
terzo anno di Fisica) ho avuto comunque l'impressione, suffragata
anche da opinioni lette qua e la', che la fisica, da 100 anni a questa
parte si limita piu' a trovare il modello che meglio "descriva" il
mondo, mentre prima in un certo qual modo riusciva meglio a permeare
la struttura intrinseca dei fatti.

Come dire che queste mega teorie (standard, CMD, stringhe e immensita'
varie) non sembrano calzare molto. Sembrano cioe' solo una descrizione
matematica.

Ma forse e' perche' tali teorie ora come ora sono accessibili solo ad
un ristretto numero di persone, e non le mastichiamo dall'infanzia, e
ci sembrano astruse. Cosi' doveva essere anche quando Galileo
descriveva l'esperimento della piuma e del proiettile di piombo.

Ma dimmi, e' accaduto che tali teorie matematiche abbiano previsto
effetti poi riscontrati in futuro in esperimenti? Parlo di previsioni,
non di confutazioni di quanto teorizzato.
--
Nuova moderazione in fase di test - perdonate i disagi
Received on Sun Oct 22 2000 - 00:00:00 CEST

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