Re: Comprensione del mondo
>Ciao, ho poco tempo, e vorrei sottolineare che quello di cui si discute
>mi pare abbastanza off-topic.
I agree,appunto ho suggerito di spostarlo su it.cultura.filosofia,it.cultura.cattolica o it.cultura.ateismo...
>>
>> Il fatto � che si pensa,normalmente,come se Dio fosse "immerso" nel tempo,quando invece ne � l'origine.
>> E' quindi inutile spiegare spiegare la natura del Divino (quando
>> per "natura" si intende l'origine,poich�,se non c'� tempo,non ha
>> senso parlare di origine...non so sinceramente quanto io sia stato chiaro!)
>>
>
>Queste questioni le ha discusse in modo molto interessante S. Agostino d'Ippona
>nelle sue "Confessioni". Il fatto che "se non c'e' tempo" non ha senso parlare
>di origine e' semplicemente falso: con il Big Bang nasce anche il tempo oltre
>che lo spazio da un origine se per origine intendevi cio'.
Non proprio: io mi riferivo al fatto che se Dio � fuori dal tempo,non ha senso chiedersi cosa ha originato Dio.
>> Vabb�,ma se il mondo � quello che �,ricco,cio�,di forme e di VITA
>> un perch� ci deve essere...
>>
>
>Questo anche secondo me e' falso. In base a che cosa ci deve essere un perche'?
>Per me non e' necessario che ci sia un perche', punto e basta. Ora secondo te c'e'
>secondo me non e' detto che ci sia. Chi ha ragione? Non c'e' alcun modo di rispondere.
>Oppure tu credi che esista qualche metodo certo, intersoggettivo,
>nelle questioni metafisiche come queste?
Beh,io ritengo che non si possa dimostrare l'esistenza di Dio,
anche perch�,come osserv� Pascal,Dio non si fa pescare con le�
mani nel sacco...
Ma ritengo che si possa dimostrare la necessit� di un qualcosa di trascendente.
Lo dimostro solitamente in due modi:
1)Il rasoio di Ockham: esiste una violazione pi� estrema di
un'Universo senza senso?No...Il senso ci DEVE essere.La natura non farebbe nulla senza senso.
Te lo dico completamente *senza ironia*,
>perche' non prendi *sul serio* le scritture?
Perch� non c'� fede se non c'� dubbio.Le scritture sono s� vere,
ma soprattutto sottili.Lasciano la porta aperta a molte possibilit�.Non ci creder� mai che Dio ha creato il mondo in
sette giorni.
>
>
>Non e' possibile convincere una persona come me (che crede piu' che altro nell'esperienza
>ed e' disposto a cambiare la logica stessa se i fatti sperimentali lo chiedessero) sull'esistenza
>di Dio o di un "progetto" per via puramente "razionale". Con puri argomenti "razionali", osservando
>come funziona in pratica il mondo e leggendo i libri di storia posso concludere solo quanto segue,
>e questa e' tutta la mia teologia (l'ho presa da un libro di Teologia di Sergio Quinzio, e la
>condivido completamente):
>
>SE esiste Dio non puo' essere contemporanemante buono, comprensibile, onnipotente.
Ahi ahi! Errore! tu hai usato,per parlare di Dio,la Logica,ma
se hai appena detto che si incappa in errori,se si usa la logica
per parlare di Dio?
E' qualcosa di trascendente,rispetto la logica.
E' come usare un Abaco per calcolare integrali doppi:sono su
un altro livello.
Saresti cos� gentile,poi,da dirmi Che titolo ha e chi ha pubblicato quel libro? E come fa a dimostrare ci�?
Il fatto che religioni come quella cattolica pretendano invece che queste tre proprieta'
>siano soddisfatte contemporanemenete, a volte mi sembra un insulto alla mia intelligenza, con tutto
>il rispetto per chi crede.
Cristianamente,ti perdono...;-D
>Forse la mia mente e' in qualche modo "oscurata"? Io credo solamente che tutto cio' e' dovuto
>al fatto che non ho ricevuto una educazione religiosa o meglio me ne sono liberato una volta
>raggiunta la maturita'. Forse un giorno saro' "folgorato" sulla via di Damasco come Paolo
Sinceramente,te lo auguro.Pu� essere anche una cosa inutile,ma la ha portato l'umanit� (inquisizioni a parte)ad un livello di
civilt� quasi perfetto.tutti noi dobbiamo essere riconoscenti
alla Chiesa.Senza di essa noi saremmo probabilmente ancora
divisi in schiavi e nobili,o in caste,come in India.
Il cristianesimo costituisce una garanzia e una speranza enorme,
nei confronti delle ingiustizie e dei diritti umani.
e
>allora avro' la *fede*, ma sara' vera e mia, non arrivera' da nessun condizionamento familiare
>e non c'entrera' nulla con la razionalita'.
d'altronde,se si chiama fede...
D'altra parte anche Wittgenstein da ateo viscerale
>del tractatus logico filosoficus ("su cio' di cui non si puo' parlare si deve tacere") ad un certo
>punto su un suo, molto piu' successivo libro di pensieri, se ne esce con un'affermazione del genere
>"oggi ho scoperto Dio, ma non gli concedero' piu' di mezz'ora al giorno".
>
Ah!Ah! Buona,questa! Non la sapevo!.
Anche in questo caso,Pagels aveva ragione!(ricordi? Ne ho parlato
in precedenza)
>Ciao, Valter
Ciao!
Tom
Received on Thu Sep 21 2000 - 00:00:00 CEST
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