R: Limite classico e limite relativistico.

From: Biagio <dimiccob_at_libero.it>
Date: 12 Sep 2000 11:19:20 +0200

Predator <predalien_at_inwind.it> wrote in message
01cu5.4769$2I.59772_at_news.infostrada.it...
>
> Ciao, ho questo problema nella testolina....
>
> C � un'invariante, ok?, quindi per essa non vale la somma delle velocit�
> possibile in la fisica classica. Ma a quanto mi pare di aver letto questa
> legge NON VALE per nessuna velocit� relativistica...
> Ora la mia domanda � la seg.: ma come si fa a stabilire quando una
velocit�
> divent� relativistica? C'� un limite, un confine che separa le velocit�
> classiche da quelle relativistiche?
Il confine che dici � quello che ti poni. Supponi di fare un calcolo per cui
differenze nel risultato del 10% non ti complicano molto la vita, nel senso
che il risultato, nei limiti degli errori sperimentali, � lo stesso se il
conto � effettuato con le formule classiche o con quelle relativistiche,
allora puoi scegliere come limite superiore un certo valore, oltre il quale
il tuo errore supera il 10% da te richiesto. Se invece vuoi un risultato con
una precisione del per mille allora sei costretto ad abbassare la soglia
prefissata, molto semplice no? Quanto poi sia questa soglia, dipende molto
dal particolare esperimento che stai analizzando e dalla precisione dei tuoi
strumenti.

Ho letto da qualche parte che 30.000km/s
> pu� essere considerata gi� una velocit� relativistica...(forse non �
proprio
> 30.000, ma � superflua la cosa) ma una risposta del genere non basta. E'
un
> p� come il problema del limite classico di un atomo che ho letto in
articolo
> di Le Scienze di qualche mese fa.
Hai ragione non basta affatto, dipenda dai fenomeni che stai analizzando.
>
> Infine una considerazione: scusa Valter (Moretti), ma se io ho due
velocit�
> c (luce) e v (100km/h) perch� la luce si allontana RELATIVAMENTE da me
> sempre a c e non a c+v?
E perch� dovrebbe allontanarsi a c+v? Te lo sei mai chiesto??

Poi impostrare adesso il problema in due modi, il primo ha un certo rigore
logico e assiomatico, il secondo rispecchia un po' di piu' la realt�
storica!1
Modo 1)
Sperimentalmente si nota che la velocit� della luce � la stessa in ogni
sistema di riferimento inerziale (ovviamente puoi verificare la legge in un
numero finito di sistemi ma non essere troppo puntiglioso), a questo punto
scopri che le leggi di trasformazione da un sistema ad un altro devono
conservare una certa quantit� (l'invariante di cui parlavi) e trovi la piu'
generale trasformazione lineare che soddisfa questa condizione. Trovi le
leggi di trasformazione delle velocit�, che sono diverse dalla legge
classica di somma V1 + V2.

Modo storico!!
Scrivi le equazioni della meccanica che soddisfano il pr. di relativit�
galileano, ossia le equazioni del moto dei corpi si scrivono nello stesso
modo in due sistemi di riferimento inerziali arbitrari (principio di
relativit�).

Tutto funzione alla perfezione ma un bel giorno Maxwell ti scrive le
equazione per l'elettromagnetismo, e queste equazioni, guarda un po', non si
scrivono nello stesso modo in due diversi sistemi di riferimento inerziali!!
Cosa � successo? Queste sono le spiegazioni:
!) Le equazioni di Maxwell fanno schifo, meglio buttarle
2) Il principio di relativit� fa schifo, non vale nel caso elettromagnetico.
3) 1 e 2 vanno benissimo, ma semplicemente le leggi di passaggio (somma
delle velocit�) sono sbagliate, e allora tanto vale cambiarle.

per 1) fai tutti gli esperimenti che vuoi e vedi che predicono cose
meravigliose tutto funziona perfettamente.

per 2) � troppo bello per non essere vero!! Perch� un osservatore qualunque
dovrebbe essere migliore di me nel vedere le cose, no, non ci puoi credere!!

Allora in 3) c'� qualcosa che non va. Allora fai una bella ricerca e con
santa pazienza ti metti a cercare un insieme di trasformazioni lineari che
lascino invariata la forma delle 1) in vari sistemi di riferimento, le
trovi.
A questo punto vedi che per v<<c queste formule si riducono a quelle
classiche. Ti sorge un dubbio. Forse abbiamo sbagliato perch� finora cose
che viaggiavano cosi' velocemente non le abbiamo mai viste??
Infatti le tue trasformazioni fanno sorgere altri problemi, perch� se
lasciano invariate in forma le equazioni di Maxwell non fanno altrettanto
per quelle di Newton della meccanica classica. Allora che facciamo?? Di
nuovo al punto di partenza. Ma no ti dici, forse la meccanica �
semplicemente sbagliata o meglio � per corpi con v<<c (per questi valori
infatti le trasf. di Galileo ti vanno benissimo) Allora che fai? Santa
pazienza e riscrivi tutta la meccanica a partire dalla F=ma. Fatto questo ti
accorgi di tutta una serie di fenomeni che prima non conoscevi affatto
(E=mc^2) non conservazione della massa, impulsi che si comportano in modo
strano, e cosi' vedi che la tua meccanica per v<<c si riduce a quella
classica (meno male altrimenti era tutto lavoro sprecato non credi!!) e quel
povero Newton non poteva far altro che formularla in quel modo perch� ai
suoi tempi su un carro a 100 all'ora non ci riuscivano neanche ad andare,
figuriamoci se si poteva accorgere delle nefandezze delle sue leggi per v
non << c. Ma ai tuoi tempi cose che viaggiano a quelle velocit� ce le hai a
disposizione tutti i giorni. Negli acceleratori di particelle, nei raggi
cosmici, anche nel tuo televisore!! allora le studi e meraviglia delle
meraviglie, vedi che obbediscono alla nuova formulazione della meccanica, e
non alla vecchia meccanica newtoniana. Tutto ok allora, non � stato tempo
buttato.
Tutto funziona una bellezza!! E cosi' fu che entrammo nel mondo della
relativit�.
Penso che sia tutto, ciao e alla prossima.

> sapere i MOTIVI TEORICI, voglio sapere dove vanno a finire quei 100km/h...
> Voglio, voglio, voglio...spero che non ti senta un p� obbligato...anzi
spero
> che nessuno del NG si senta obbligato.
> Grazie a tutti e ciao.
Per tutti questi motivi puoi fare 2 cose. Uno prendi qualche bel testo di
fisica e studi ben benino tutta la meccanica classica, comprendi come essa
sia legata a doppio filo con le tr. di Galileo. Poi prendi un bel testo di
rel. Speciale e te la studi. Ma per farlo devi conoscere un po' di
matematica, e allora strudi un po' di analisi e alla fine scopri che tutto
torna alla perfezione, vai nel tuo bel laboratorio e ti diverti a verificare
qualche risultato.
Alternativamente ti iscrivi a fisica, dove c'� qualcuno che ti d� una mano
negli studi!! Che ne dici eh?


Non sono Valter, lui non ti avrebbe mai risposto cosi', ma la spiegazione
rigorosa te la dar� lui, io ti do' un po' di storiella, non posso mica
competere eh!!??!!== :-) :-)


> A.Alberto - Roma
>
>
>
Received on Tue Sep 12 2000 - 11:19:20 CEST

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