R: Redshift poco ortodosso.

From: Andrea Plano <Anplano_at_tin.it>
Date: 12 Sep 2000 17:53:51 +0200

dumbo <_cmass_at_tin.it> wrote in message 01c01798$81cc6da0$a785d8d4_at_default...

> (cut)
>
> Per superare la difficolt� non resta che pensare a un errore
> da parte di Arp nella valutazione statistica dei dati.
> L'errore � stato gi� dimostrato in almeno un caso
> (non che Arp non sia bravo, ma sono valutazioni
> molto difficili). Le teorie di Arp sono un p� troppo
> rivoluzionarie per essere prese sul serio senza prima aver
> valutato tutte le possibili spiegazioni "ortodosse".
> Condividi?
>
> saluti,
> Corrado

Si, penso che il problema sia nella valutazione statistica dei dati, o pi�
precisamente nella scelta del campione statistico da esaminare, non vorrei
che Arp se ne avesse a male ma sembra un classico esempio di statistica a
posteriori, ovvero mettere in relazione due eventi selezionando da un
campione incompleto di dati.
La mia idea � che Arp abbia "agganciato" una considerazione statistica
(valida su una base di dati ampia) su un campione statistico insufficiente,
i lavori che seguono fanno capire come ci si disaccordo su questo punto:
Weedam (1980) dimostra che non c'� associazione tra quasar e galassie (Arp
confuta la conclusione asserendo che abbia usato un campione inomogeneo di
galassie troppo lontane);
Sulentic (1981) ripete l'analisi precedente a mostra l'associazione;
Webster (1982) attacco alle valutazioni statistiche di Arp.
Non essendo un'astronomo preferisco non fare delle osservazioni sui campioni
statistici usati per confermare o confutare l'associazione, mi sembra per�
che la questione sia sulle sabbie mobili, condizione non proprio ideale per
costruire una teoria innovativa del redshift.

Cordialmente, Andrea.
Received on Tue Sep 12 2000 - 17:53:51 CEST

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