-- Hans Peter Hausmann wrote: > > Salve a tutti, > leggendo la pubblicazione divulgativa della relativita' scritta dallo stesso > Einstein, > ho incontrato, nella trattazione (in verita' meno esauriente della RR) della > RG, un'affermazione che dice pressapoco (cito a memoria il senso) cosi' : > > *Siccome la RG si occupa di sistemi di rif. accelerati (mancando di fatto > nella realta' > sdr inerziali) e avendo appurato che i campi gravitazionali *curvano* lo > spazio, la > velocita' della luce non puo' piu' essere considerata un'invariante.* > Ciao, l`affermazione cosi` come e` scritta e` falsa e anche imprecisa perche` la curvatura non e` dello spazio, ma dello spaziotempo. Ci sono almeno tre possibilita`: 1) si tratta di vecchie idee di Einstein in seguito ritrattate, e Einstein lo ha fatto alcune volte (la costruzione della RG e` stata molto travagliata, anche perche` inizialmente Einstein non conosceva alcuni risultati matematici che avrebbero infine permesso la stesura definitiva)... 2) il discorso non finisce in quel modo e prosegue dicendo che dando le definizioni corrette di spazi e tempi invece la velocita` della luce vale sempre c esattamente come in RR. 3) Visto che citi a memoria, forse ricordi male. > Aggiunge inoltre che (giustamente) la RR non poteva avere validita' > infinita, ma che essa, come la relativita' classica diviene un caso speciale della > RR, diventa un caso limite (speciale) della RG, da usarsi quindi (per comodita' > suppongo), solo in determinate condizioni. > > Vorrei qualcuno di voi mi spiegasse meglio il concetto esposto sopra, > giacche' leggo sul ng che tutti sono d'accordo nel considerare *c* > un'invariante anche nella > RG; o perlomeno a me e' sembrato cosi'. > > Grazie > GP La questione e` tutta contenuta nel principio di equivalenza di Einstein (Elio Fabri ed io, se ricordo bene abbiamo punti di vista un po` diversi su quanto segue, ma il risultato finale e` lo stesso). Secondo Einstein, nella versione oggi accettata della RG, anche in presenza di campi gravitazionali (cioe` a posteriori potremmo dire in presenza di curvatura dello spaziotempo), nell`intorno di un evento (cioe` per piccoli tempi e spazi) puoi sempre fare valere con approssimazione sempre migliore la relativita` speciale, purche` adotti un sistema di riferimento in "caduta libera" nel campo gravitazionale [in realta` si puo` prolungare arbitrariamente nel tempo, ma non nello spazio, tale sisitema di coordinate...). Da questo principio segue subito che misurando la velocita` della luce in questi sistemi di riferimento essa deve valere sempre c. D`altra parte dato che si assume anche che le misure di spazio e di tempo non dipendono dalle accelerazioni relative tra sistemi di riferimento ma solo dalle velocita` relative, ci si deve aspettare che la velocita` della luce valga c in ogni riferimento K, perche` posso sempre immaginare di eseguire la misura in un riferimento in caduta libera K` che abbia velocita` nulla, ma non accelerazione nulla, rispetto al riferimento K nell`intervallo di tempo infinitesimo intorno all`istante considerato. Ciao, ValterReceived on Sun Sep 17 2000 - 00:00:00 CEST
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