Re: E se "c " non fosse invariante?

From: Atomo <cantoni.f_at_TOGLIMIinwind.it>
Date: 11 Sep 2000 16:02:37 +0200

Paolo <vvega_at_inwind.it> wrote in message
8p5fj8$96u$1_at_sirmdpsin16.inwind.it...


> Questa mi ricorda molto la vaga teoria di un astrofilo siciliano, parla
> proprio di velocit� della luce in funzione del campo.

Hai ulteriori info, link o altro riguardo alla teoria suddetta?

> La velocit� della luce deriva da un'equazione (che non conosco) di due
> costanti del campo elettromagnetico ed � certamente assoluta, se non fosse
> cos� non ci sarebbe neanche senso di considerare la relativit� generale,
> perch� se con grandi masse la velocit� aumentasse, diminuirebbe l'effetto
> del fattore di Lorentz (e quindi diminuirebbe la dilatazione del tempo,
per
> esempio), ma i vari esperimenti non inducono assolutamente a questo.

Premetto che credo nella validita' della Teoria della Relativita' e non
intendo
metterla in discussione. Mi piacerebbe pero' vederla da altri punti di
vista.
Nel post precedente mi sono spiegato male!
Nella RG abbiamo la velocita' c costante, quindi lo spaziotempo in
prossimita'
di grandi masse si contrae.Ora io mi chiedo perche' non possiamo assumere
ad esempio come costante il tempo (o anche lo spazio) ed avere quindi
c = S/k
Mi sembra che il fattore di Lorentz continuerebbe a sussistere o sbaglio
qualcosa?
I fenomeni della RG non sarebbero spiegati lo stesso? Se si, perche'
Einstein scelse
come costante la velocita' della luce?

> Ciao
> Paolo

Grazie per la risposta.
Ciao Atomo.
Received on Mon Sep 11 2000 - 16:02:37 CEST

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