Re: confermare o confutare una legge: il caso della conservazione
dell'energia
Giorgio Pastore ha scritto:
> Sulla non sussistenza di una "inevitabilita' geometrica" ? Penso di si'.
> Almeno per chiunque avesse digerito la matematica dell' ultimo quarto di
> XIX secolo.
Non ne sarei tanto sicuro.
Anche *dopo* di Einstein una certa idea di un qualche carattere "a
priori" di certe simmetrie � sopravvissuto, almeno nella mente di
parecchi teorici.
Saprai di certo che la scoperta della non invarianza per inversioni
spaziali dell'interazione debole (1957) fu uno shock per pi� d'uno
(Landau per fare un solo nome).
Si racconta che Feynman avesse scommesso 50 dollari per la
conservazione :-)
Quel periodo l'ho vissuto, e conservo un ricordo abbastanza netto del
"fragore" che produsse l'esperimento di Wu, Ambler e coll.
Ricordo per es. di aver discusso la questione con Radicati,
passeggiando nel corridoio del vecchio Istituto di Fisica: il problema
era proprio che significato dare a quella scoperta.
BTW, avr� occasione di parlarne a febbraio, nella Scuola di Storia
della Fisica dell'AIF, che � appunto dedicata alle simmetrie.
> Per poter estrapolare a "leggi fisiche dell' universo" come spesso fa
> chi vuole stupire occorrerebbe aggiungere ed esplicitare alcune
> ulteriori ipotesi.
Questo � vero, per� direi anche che le leggi d'invarianza hanno una
funzione di "principi guida": si cerca di assumerli e di salvarli fino
a prova contraria, perch� rendono pi� semplici ed eleganti le
equazioni della fisica.
Certamente nella solita divulgazione imperversa un atteggiamento ben
diverso: far passare queste leggi come principi metafisici (sopra ho
detto "a priori") che in qualche modo misterioso regolano la struttura
e l'evoluzione del mondo.
E sotto sotto, si lascia intendere che le leggi di simmetria siano
nelle "carte di Dio".
--
Elio Fabri
Received on Wed Dec 26 2012 - 20:33:53 CET
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