Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it> scritto nell'articolo
<39A3B9AC.3DA5C8C6_at_science.unitn.it>...
> Einstein sfrutto' la gravita' classica non quantizzata
> per costruire un esperimento ideale (del tipo di
> quelli che Heisenberg aveva analizzato per
> arrivare al suo principio) per confutare
> il principio di indet.
Pi� esattamente, Einstein voleva confutare
la relazione di indeterminazione energia-tempo.
In realt�, non sfrutt� la RG, ma si limit� a postulare
che la luce (di energia E) nella scatola avesse una
massa sia inerziale che gravitazionale pari a E / c ^ 2.
> Non mi ricordo se fu Bohr oppure Heisenberg
> che provo' pero' che: proprio usando le
> equazioni della *relativita'generale*
> (piu' altri ingredienti) il principo
> di H. uscito dalla porta rientra dalla
> finestra!
Fu Bohr ; e gli "altri ingredienti" erano le
relazioni di indeterminazione momento
lineare-posizione spaziale (nell'esperimento
ne usava una sola) relazioni che a quanto
pare non erano state messe in discussione
da Einstein, ed � per questo che l'intera faccenda
non mi ha mai convinto: che senso ha mettere in
discussione la DE Dt= h quando si accetta la
Dp Dx = h ?
La struttura stessa della RR (non c'�
bisogno della RG) dovrebbe suggerire
_fortemente_ che una volta accettata
la seconda diventa molto arduo contestare
la prima, dato che p ed E sono componenti di un
quadrivettore, e cos� x e t.
(cut)
>Credo che l'esperimento che dico sopra
> e la confutazione da parte degli avversari
> vengano descritti da Pais nel suo libro
> su Einstein "Sottile e' il signore".
>
> Ciao, Valter
Forse, ma di sicuro sono descritti nel saggio di Bohr su:
Albert Einstein: Autobiografia Scientifica (Boringhieri 1979)
p.129 -- 133.
Ne parla anche Gamow su "Trent'anni che sconvolsero
la fisica" (mi pare Zanichelli 1966), senza per� scendere
nei particolari.
C'� anche un articolo interessante, che arriva allo
stesso risultato di Bohr mediante una semplice
applicazione della meccanica analitica classica:
autori
Opat & Unruh (lo stesso dell'effetto Unruh)
American Journal of Physics , primi anni ottanta.
Dimostrano questo: se si assume che l'energia
(non importa in che forma) pesi, si arriva
necessariamente al rallentamento degli orologi nel
campo G (e quindi alla confutazione dell'argomento
di Einstein).
Salute,
Corrado
Received on Tue Aug 29 2000 - 00:00:00 CEST
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