Re: i nomi delle onde

From: Giovanni Piredda <piredda_at_optics.rochester.edu>
Date: 2000/08/29

Ciao,
credo che si possa rispondere si' a tutto, sia nella teoria che nella pratica.
Da un punto di vista formale non c'e' nessuna difficolta' a immaginare onde di
qualunque tipo, e poi si verifica facilmente che esistono nella pratica.




ele wrote:

> come capirete dalla domanda, le onde non sono il mio forte.... abbiate
> pieta'...
> le onde elastiche vengono classificate con alcuni termini, in base alle loro
> propriet�, solo che non sono sicura di come si possano abbinare alcune di
> esse.
> riporto le definizioni (sintetiche) :
> onda stazionaria = onda in un sistema chiuso
> onda viagggiante = onda che si propaga all'infinito a partire da un punto.
>
> onda trasversale = la vibrazione � in un piano perpendicolare alla direzione
> di propagazione
> onda longitudinale = la vibrazione � nella direzione di propagazione
>
> le domande sono ?
> 1) esiste un'onda stazionaria longitudinale ?

con una certa approssimazione il suono dentro una canna d'organo



> Le quattro caratteristiche
> possono essere abbinate a 2 a 2 in tutti i modi possibili e per ogni
> abbinamento esiste un onda con quelle caratteristiche ?

>
> 2) mi risulta che nei fluidi esistano solo onde longitudinali, allora il
> suono � solo un'onda longitudinale ? e quando si propaga in un solido pu�
> essere anche trasversale ? (questa mi sa che e' una cavolata)
>

Puo' essere benissimo trasversale: se prendi una lastra d'acciaio e in qualche
modo tiri verso te stessa la parte centrale, anche le parti "a fianco" si
muoveranno verso di te. Quando poi lasci andare il moto verso di te si
propaghera' verso destra e verso sinistra: onda elastica trasversale.

Nei sistemi lineari puoi sempre vedere un'onda stazionaria come somma di due
onde viaggianti in direzione opposta.
Non capisco molto i sistemi non lineari ma ho l'impressione che se in un sistema
non lineare scrivi una cosa del genere stai rappresentando una soluzione del
moto come somma di due cose che non sono soluzioni.



>
> Domanda extra :
> � giusto dire che il TIMBRO dipene dal numero e dal tipo di armoniche che
> compongono un suono ?
>

Si': dalla intensita' delle diverse armoniche e dalla fase che hanno l'una
relativamente all'altra (un suono di pianoforte ha una potenza distribuita fra
le diverse armoniche in maniera che varia nel tempo, arriva prima il battito
secco del martelletto e poi il risuonare della corda + cassa).






>
> ciao
>
> --
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