noquarter ha scritto:
> di solito si dice che "il tempo nasce con il BB", ma il bello e' che
> la meccanica quantistica se non erro pone un ulteriore limite, e
> introduce il limite del "tempo di plank" (e siamo nell'ordine di
> miliardesimo di miliardesimo di secondo etc di secondo senza mettere
> numeri) a quanto almeno ne sappiamo oggi in base appunto alla MQ,
> teoria assolutamente consolidata
>
> poi esistono varie teorie, ognuna con altrettante varianti e valori da
> definire, che possono speculare dietro (e davanti) a questo limite
Discorso difficile...
Ma cerchiamo di fare un po' d'ordine.
Abbiamo una teoria (la RG) che costruisce certi modelli e produce
previsioni confermate e interpretazioni soddisfacenti di fatti
osservati.
Questa teoria porta a prevedere una "singolarita' iniziale" (appunto
il famigerato "big bang") ed e' facile osservare che una singolarita'
e' un caso patologico per qualunque teoria, in quanto porta a
considerare condizioni in cui certe grandezze (per es. la densita' di
materia) diventano grandi a piacere.
Nessuno puo' garantire che la teoria rimanga valida in tali condizioni
estreme, per cui la singolarita' e' in certo mdo "estranea" alla
teoria.
Poi ci sono argomenti basati sulla m.q. (che pero' non sono affatto
solidi nelle condizioni di cui stiamo parlando, perche' nessuno puo'
scommettere neppure sulla validita' della m.q. in quelle condizioni.
E' qui che inteviene il "tempo di Planck" di cui parli.
La sola cosa sensata che si puo' dire e' che occorre una teoria che
superi sia la RG sia la m.q. e si possa dimostrare valida anche nelle
condizioni "vicine" al big bang.
La ricerca di questa teoria e' da decenni un obiettivo di molti
teorici, ma a mio parere nonostante tanti resoconti trionfalistici
siamo ancora ben lontani dalla meta.
La mia sommessa opinione e' che occorrano delle idee veramente nuove
rispetto alla fisica "tradizionale" (intendo RG da una parte, m.q.
dall'altra): molto piu' nuove di quanto non lo siano quelle apparse
finora sul mercato.
Bisognerebbe tornare col pensiero a circa un secolo fa e riflettere
quanto fossero nuove e rivoluzionarie la RG da un lato, la m.q.
dall'altra, rispetto alla fisica dell'800.
Entrambe *impensabili* con le categorie mentali di un fisico
ottocentesco; mentre le "nuove" teorie oggi sulla piazza non hanno
questo carattere: sono molto piu' complicate (il che non e' un buon
segno) ma non veramente innovative.
--
Elio Fabri
Received on Wed Aug 11 2010 - 21:14:56 CEST