R: galvanometro balistico

From: Dario Fantoni <dariofmn_at_tin.it>
Date: 2000/08/25

"elenews" <no-use_at_galactica.it> wrote in message
006001c00dd1$ff328200$4101a8c0_at_pca...
>
> qualcuno di voi conosce questo strumento ?
> se s�, potrebbe descrivermelo o dirmi quali sono le esperienze pi�
semplici
> per le quali si utilizza ?
> grazie
>
> ele

Servono per misurare piccole quantit� di elettricit� che percorrono un
circuito
sottoforma di correnti unidirezionali variabili, di brevissima durata.
Tipico caso delle
correnti di carica e scarica di un condensatore.
Per effetto del rapido passaggio di elettricit� il GB riceve un impulso che
gli fa compiere
una elongazione L dalla posizione di riposo; dopo di che continua ad
oscillare liberamente.
In un GB l'elongazione � proporzionale a Q=C E (capacit� x fem). Perch� la
proporzionalit�
L = k Q sussista, si deve ammettere che la durata della carica sia
brevissima rispetto al periodo
proprio di oscillazione del galvanometro e che la corrente si esaurisca in
un tempo piccolissimo e
(importante) prima che il galvanometro si muova (altrimenti devi usare i
quantometri... se esistono ancora visto
che l'elettronica ha soppiantato quasi tutti questi armamentari).
Partendo dall'equazione generale dei galvanometri:
      J diff2(delta) + N diff(delta) + M delta = K i
  J = momento inerzia della bobina mobile
 diff(delta) = velocit� angolare
 diff2(delta) = accelerazione angolare
M delta = Coppia di razione alla torsione
N diff(delta) = Coppia di smorzamento
J diff2(delta) = Coppia di inerzia
e ipotizzando come sopra detto che si pu� (nell'intervallo di percorrenza
della corrente) ritenere nulla la deviazione
si ottiene la:
  J diff2(delta) + N diff(delta) = K i
che integrata da:
 J diff(delta) + N delta = K Q
sempre per l'ipotesi di cui sopra
J diff(delta) = K Q
dove diff(delta) = velocit� angolare alla fine del passaggio della corrente
ossia la velocit� con cui
la bobina parte da ferma.
l'energia cinetica sar� quindi 1/2(J [diff(delta)]^2) e l'elongazione
massima diventa
1/2(M delta^2) = 1/2 (J [diff(delta)]^2)
.... pastrugnando un po' le formule si arriva (era ora) alla fatidica
 delta = Q K /[sqr(MJ)]
..... (ora mi ricordo perch� mi piaceva misure elettriche a scuola...)
in sostanza per far si che il galvanometro sia sensibile M e J devono essere
piccole ma la riduzione di J � in
contrasto con la necessit� che il galvanometro sia lento...
ed in effetti � una condizione tanto essenziale che si sacrifica un po' di
sensibilit� adottando bobine rettangolari e basse
che a volte vengono addirittura caricate di pesi lontano dall'asse.... si
arriva addirittura a tempi caratteristici del galvanometro
di 20-30 secondi.... ma in questo caso vengono spesso a cadere le ipotesi di
cui sopra ed allora si modifica il GB sostenendo
la bobina con nastri tanto sottili e lunghi da azzerare la coppia di
torsione..... (in questo caso si chiamano quantometri)
Uff... spero di non aver detto troppe cazzate
A parte la prova di carica del condensatore.... spesso il galvanometro
balistico viene usato per misurare flussi di induzione magnetica....
rilevando cos� la curva di magnetizzazione ed il ciclo di isteresi....


Ora che sono diventato isterico pure io chiudo... mi sar� spiegato boh....
tieni comunque conto che � una risposta da perito elettrotecnico diplomato
da 20 anni :-((

Ciao e fammi sapere
Dario
Received on Fri Aug 25 2000 - 00:00:00 CEST

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