Re: definizione di calore e di temperatura

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: 2000/08/24

ele wrote:
>
> ancora una volta la risposta di Elio fabri (vedi sotto) mi fa pensare
> a quanto la termodinamica sia ancora una branca bistrattata e
> trascurata.... eppure secondo me nasconde alcuni dei problemi pi�
> interessanti della fisica...

Beh, io direi che e' bistrattato l' *insegnamento* della termodinamica.
In particolare, nel curriculum italiano la termodinamica viene
affrontata solo una volta e all' inizio del curriculum quando mancano
sia una padronanza degli strumenti matematici (essenzialmente forme
differenziali) sia un background abbastanza ampio di fisica.
Col risultato che la termodinamica si riduce ad uno studio piu' o meno
mnemonico dei "principi" e alle sole applicazioni
ingegneristico-ottocentesche ai gas ideali.

Sono abbastanza convinto che per la temodinamica, come per altre branche
della fisica, gioverebbe una metodologia di apprendimento "a spirale"
con ritorni successivi distanziati nel tempo per permettere una vera
digestione dell' argomento.

Una questione a parte, ma connessa, abbastanza grave per la TD e' la
estrema varieta' qualitativa dei libri di testo.


> per esempio..perch� dobbiamo ancora usare come convenzione il verso
> della corrente dal + al "meno" quando sappiamo benissimo che � il
> contrario ?
>

Sappiamo benissimo ? Stai generalizzando la conduzione elettronica nei
metalli a tutte le correnti. Ci sono tante correnti in cui i portatori
NON sono cariche negative.

Per una discussione sull' utilita' didattica di mantenere la convenzione
da cariche positive, ti rimando alle pagine del bellissimo libro di
Arons (A.B. Arons, Guida all' insegnamento della fisica, Zanichelli,
1992,sezione 7.10).


Ciao

Giorgio
Received on Thu Aug 24 2000 - 00:00:00 CEST

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