Re: ancora probabilità

From: Daniele DADO <daniele.onorati_at_tin.it>
Date: 2000/08/25

Giorgio Pastore wrote:

.. Riesco a rispondere con un certo ritardo (un po' di vacanze...).

 ... [invidia ...] (io le ho passate a traslocare ...)

Premetto che non sono un esperto in materia per cui cerchero' di
interpretare le tue affermazioni in base alle mie conoscenze; se ho
frainteso ti cheido scusa anticipatamente.
 
.. Io per indeterminazione preferisco intedere solo il p. di
indeterminazione.
.. Questo e' un concetto che pone limiti solo alla misurabilita' (in
.. principio) indefinitamente precisa di COPPIE di osservabili su un
.. sistema preparato in un determinato stato quantistico.

Quindi mi confermi che per te il p. di indeterminazione e' un limite
legato unicamente alla misurabilita' e non alla "struttura" delle
particelle.
Interpretazione che posso desumere anche da:

.. *Associare* ad una particella una distribuzione di probabilita' NON e'
.. equivalente a dire che la particella *e'* una distribuzione di
.. probabilita'. E in realta' neanche significa che la particella si e'
.. "spappolata" in un' onda

ed anche da:

.. In questo senso ad una particella la MQ associa una f. d' onda.
.. Tuttavia, l' identificazione onda-particella NON viene mai fatta. E ci
.. sono buoni motivi sperimentali per rendere assurda questa
.. identificazione (peraltro storicamente perseguita per un po' da fisici
.. del calibro di de Broglie).

Ne deduco che secondo te la particella ha una posizione ed una quantita'
di moto ben definite ma che io non posso conoscerle.
A sostegno della precedente:

.. Il punto e' che se la f. d' onda ( o il suo modulo quadro) fossero uno
.. "spappolamento spaziale" della particella ci aspetteremmmo di misurare
.. frazioni arbitrariamente piccole di qualsiasi osservabile. In un
.. esperimento di scattering elastico per esempio, a grande distanza dal
.. centro di diffusione dovremmo poter misurare frazioni arbitrarie del
.. modulo della quantita' di moto dell particella proiettile. O della
.. carica, o dell' energia. Invece questo non e' mai stato osservato.

Beh, ho sempre interpretato il dualismo onda / particella giustamente
come la nostra incapacita' a raffigurarci una particella secondo la MQ a
differenza che nella M classica.
Trattasi di dualismo perche':
- se la considero un'onda ho il problema della quantizzazione;
- se la considero una particella ho il problema dell'interferenza.
Quella che tu proponi invece mi sembra un po' una teoria delle variabili
nascoste o qualcosa del genere: se una particella non e' un'onda
sparpagliata nello spazio, come fa a dar luogo a fenomeni
d'interferenza?

In altre parole, per ricollegarmi a quanto dici sugli osservabili: lo
stato della particella e' definito o no prima della prima misurazione?

Ok, il discorso si fa un po' filosofico e trattasi forse piu' di
interpretazioni che d'altro perche' poi alla fine le formule rimangono
le stesse, ma puo' comunque aiutare a capire.

Ciao,
Daniele
Received on Fri Aug 25 2000 - 00:00:00 CEST

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