(wrong string) � Ristretta (o quasi)

From: Menegatti Vittore <dossogallina_at_libero.it>
Date: 2000/08/22

Ciao, sono ancora qua.
Come ti avevo promesso mi sono studiato a fondo il tuo post
e per quel che riguarda la contrazione delle lunghezze devo confessarti che
ho qualche perplessit�.
Tu proponi che l'osservatore sulla stazione misuri la lunghezza del razzo
con due schizzi di vernice lanciati simultaneamente in direzioni opposte,
ho capito bene?
A parte che sarebbe tecnicamente impossibile prendere le misure in questo
modo,
visto che il razzo si muove a velocit� elevata, cos� viene appunto sfalsata
la lunghezza del razzo.
Ma senti, non sarebbe pi� logico in quest'altro modo?
Il razzo quando passa sulla stazione, invia simultaneamente dalle due
estremit�
due segnali luminosi, che vanno a colpire delle fotocellule appositamente
predisposte sull'area del percorso.
In questo modo, poich� come dici tu, " la simultaneit� di due eventi in
verticale
rispetto alla direzione del moto non � relativa ma assoluta",
la lungezza del razzo che troviamo alla stazione dovrebbe essere la stessa
che pu� misurare l'astronauta.
Ma in questo modo si sfuggirebbe al principio della contrazione delle
lunghezze; allora, come la mettiamo?
Forse me lo puoi illustrare in modo pi� corretto, o forse non ho capito
bene il tuo discorso?

II punto

Per darmi la formula dimostrativa sulla contrazione delle lunghezze
fai questa supposizione.
Dici, poniamo un laser sul pavimento del razzo....
poniamo l'altezza del razzo un'ora luce....
Ora segui il mio ragionamento perch� le implicazioni non mi sembrano tanto
banali.
Il laser non emette un raggio di luce stretto e ben direzionato?
Voglio dire, non come una lampadina che manda raggi in tutte le direzioni,
per cui ne puoi trovare di dritti e di oblicui.
Allora se il razzo fosse pi� alto che lungo, il raggio del laser
rischierebbe
di non incontrare affatto il soffitto quando ne ha percorso tutta l'altezza.
In questo caso l'ossevatore sulla stazione vedrebbe il raggio luminoso
staccarsi dal pavimento, salire oblicuamente verso l'alto, e restare
abbandonato nello spazio
alle spalle del razzo prima ancora di raggiungere il soffitto.
Ma l'astronauta che cosa vedrebbe?
Vedrebbe ugualmente il raggio salire e colpire il soffitto,
oppure vedrebbe semplicemente scomparire il raggio senza mai
arrivare a destinazione?
Se fosse vera la prima, allora si potrebbe pensare che la luce si muova
insieme al razzo come le onde sonore, ma questo sarebbe impossibile.
E allora?
Scusami se ti tedio con queste perplessit� che per te forse sono ovvie,
ma desidero fortemente capire questo che mi sembra il nocciolo duro
della questione.
Grazie ancora per la tua disponibilit�.
Ciao
Giorgio
Received on Tue Aug 22 2000 - 00:00:00 CEST

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