Dogmi, leggi e principi in fisica. (era: Le bugie della scienza)
Federico Span� <ferdnan2_at_libero.it> wrote in message
Ccyk5.43637$dF5.841266_at_news.infostrada.it...
>
> Secondo il dizionario italiano (Devoto-Oli):
>
> Dogma: Principio che si accoglie per vero o per giusto, senza esame
> critico o discussione. (da un termine greco che significa 'decisione')
> Assioma: Principio evidente per se', e che quindi non ha bisogno di
> essere dimostrato. (da un termine greco che significa 'degno')
> Postulato: Principio indimostrato la cui validita' si ammette a priori
> per evidenza o convenzione allo scopo di fornire la spiegazione di
> determinati fatti o di costruire una teoria (da un termine latino che
> significa 'necessario')
[...]
> Sofisma: Ragionamento capzioso, in apparenza logico ma sostanzialmente
> fallace (da un termine gerco che significa 'fare ragionamenti
> cavillosi':)
>
> In altre parole, le tue affermazioni sono basate sulla confusione tra i
> termini 'dogma', 'assioma', e 'postulato'.
>
In effetti se stiamo in matematica, non ha senso parlare di dogmi. Mentre se
stiamo nella fisica, le cose cambiano. I casi sono soltanto due: le leggi e
i principi fisici sono dogmi o verit� dimostrate, non ci sono alternative.
Sempre in fisica si fa distinzione tra le leggi e i principi. Le prime sono
verit� dedotte sperimentalmente. E per questo motivo vengono chiamate anche
verit� empiriche o leggi empiriche. I principi sono delle affermazioni
dedotte dalle leggi fisiche e che si assumono come vere finch� non sono
contraddette dall'esperienza. Cosa che � accaduta sovente nella fisica, fra
cui, appunto, col tempo assoluto e con il principio di causa ed effetto.
Il principio di causa ed effetto � stato sempre il fondamento della
meccanica classica. Si accettava come ovvio. Con la meccanica classica lo si
� dovuto abbandonare perch� si � visto che non trovava rispondenza nella
realt�. Ed � stato sostituito dal PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE.
In altri termini con la fisica classica quando si conosce la posizione e la
velocit� di un oggetto si pu� prevedere CON ESATTEZZA dove andr� a finire
dopo un certo tempo (mediante calcoli dedotti dalle leggi fisiche). Cio�
secondo questa logica il futuro di un sistema materiale � ESATTAMENTE
prevedidile, � determinato, almeno in linea di principio.
Con un'analisi pi� approfondita -che qui ometto che per� � facilmente
intuibile-
si � visto che questa previsione si pu� fare solo entro certi limiti di
errore.
In pratica nella fisica classica si ammetteva che le incertezze sulle misure
erano dovute esclusivamente alle imperfezioni degli strumenti che potevano
comunque essere sempre affinati, almeno in linea di principio. Con la
meccanica quantistica si � visto che quando si vuole effettuare una
determinata misura, si deve in qualche modo interferire con l'oggetto da
osservare e che questa interferenza determina in qualche modo una
modificazione IMPREVEDIBILE del suo stato originario.
E' chiaro che tutto questo vale soprattutto su scala atomica, perch� su
scala macroscopica gli errori accidentali di misura mascherano
l'indeterminazione delle osservazioni.
> Federico Span�
Francesco
e-mail: francesco.cucu_at_tiscalinet.it
Received on Sat Aug 12 2000 - 00:00:00 CEST
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