Re: Dogmi, leggi e principi in fisica. (era: Le bugie della scienza)

From: francesco25 <nonusare_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/08/14

Valter Moretti <moretti_at_alpha.science.unitn.it> wrote in message
399533A7.F90D2FAB_at_alpha.science.unitn.it...
>
> francesco25 wrote: (e-mail: francesco.cucu_at_tiscalinet.it)
>
> > Cosa che � accaduta sovente nella fisica, fra
> > cui, appunto, col tempo assoluto e con il principio di causa ed effetto.
>
> Ciao, che cosa e` per te il principio di "causa effetto?"
>
>
Perch� mi fai questa domanda ? Anche perch� sono convinto che tu hai una tua
risposta a tal proposito. Allora ti rigiro la domanda: che cos'� per te il
principio di causa ed effetto ?

Comunque, non per me, ma anche per la fisica classica, almeno cos� credo, �
che ogni effetto ha una sua causa e solo questa ed ogni causa produce un
determinato effetto e solo questo.
Per esempio se imprimo una determinata forza ad un corpo di una determinata
massa, esso acquista una determinata accelerazione. E viceversa se un corpo
di una determinata massa ha una determinata accelerazione, questa � stata
prodotta da una determinata forza.
> >
> > Il principio di causa ed effetto � stato sempre il fondamento della
> > meccanica classica. Si accettava come ovvio. Con la meccanica classica

mi correggo: con la meccanica quantistica
> > lo si
> > � dovuto abbandonare perch� si � visto che non trovava rispondenza nella
> > realt�. Ed � stato sostituito dal PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE.
>
> Non mi pare che sia proprio cosi`. Intanto il principio di
indeterminazione e`
> oggi un
> *teorema*. Poi immagino che per principio di causa effetto intendi il
> "determinismo" (come appare da quento scrivi piu` sotto): cioe` che
esistano
> leggi
> fisiche tali che assegnando "condizioni iniziali" di un sistema e`
determinato
> il moto del sistema (prima e dopo il tempo
> iniziale). Il principio di indet, da solo non e` sufficiente a sostituire
> quello del
> determinismo. Se mai il confronto lo puoi fare a livello di formalismo
della
> meccanica classica e formalismo di quella quantistica...
>
>
> >
> > In altri termini con la fisica classica quando si conosce la posizione e
la
> > velocit� di un oggetto si pu� prevedere CON ESATTEZZA dove andr� a
finire
> > dopo un certo tempo (mediante calcoli dedotti dalle leggi fisiche). Cio�
> > secondo questa logica il futuro di un sistema materiale � ESATTAMENTE
> > prevedidile, � determinato,
>
> anche il passato...
>
Certamente.
>
> > almeno in linea di principio.
> > Con un'analisi pi� approfondita -che qui ometto che per� � facilmente
> > intuibile-
>
> scusa la precisazione ma non e` per NIENTE "facilmente intuibile"!
> Tantevvero che c`e` voluta gente come Heisenberg per arrivarci...
>
Sar� la mia deformazione professionale, ma per me � ovvio. E' pur vero che
certi misteri appaiono tali finch� non sono svelati, dopo magari ci si
meraviglia come si poteva avere dei dubbi al proposito.
>
[...]
> > E' chiaro che tutto questo vale soprattutto su scala atomica, perch� su
> > scala macroscopica gli errori accidentali di misura mascherano
> > l'indeterminazione delle osservazioni.
> >
>
> No, non e` chiaro come vuoi far sembrare tu le cose.
>
Scusa Valter mi sembrava di aver capito che tu fossi un fisico. Allora
perch� mi fai queste osservazioni ?
Comunque io non riesco a ragionare troppo in astratto e non mi
piace questa procedera che � caratteristica dei filosofi. Io preferisco
ragionare sempre su cose concrete e per essere pi� precisi qui dovrei far
riferimento all'espressione matematica del principio di indeterminazione di
Heisenberg e fare due esempi concreti:
1) La velocit� (300 m/s) di una pallottola (50 g) � stata determinata con
un'incertezza del 0,01 %. In questo caso l'indeterminazione della posizione
�:

dx = h/dq = h/(m*dv) = (0,44*10^-30) m.
h = 6,6*10^-34 unit� di misura S.I. (costante di Plank)

cio� molto piccola e quindi lontana da una possibilt� di misura.

2) La stessa velocit� per un elettrone (9,1*10^-31 Kg) � stata determinata
con la stessa incertezza. In questo caso l'indeterminazione della posizione
�:

dx = 2,4 micron

cio� molto superiore alle dimensioni dell'elettrone (2,8*10^-11 m).

> Ciao, Valter
>
Ciao, Francesco
e-mail: francesco.cucu_at_tiscalinet.it

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Noi siamo le nostre esperienze
e se sappiamo ascoltare
siamo anche quelle degli altri
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Received on Mon Aug 14 2000 - 00:00:00 CEST

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