Re: sfoghetto personale (era Re: Domanda inutile)
"Elio Fabri" <fabri_at_df.unipi.it> wrote in message
news:398FBFF5.774B71EC_at_df.unipi.it...
>
> Fedrico Spano' ha scritto:
> > Mi pare chiaro che 'curvo' e 'non euclideo' non sono sinonimi; solo
che
> > hanno la stessa geometria;
> Mi dispiace per te, ma la terminologia matematica corrente e' "curvo"
> molto piu' che "non euclideo", cosi' come al contrario si dice
"piatto"
> per intendere euclideo (e non solo, perche' anche lo spazio-tempo di
> Minkowski e' piatto, ma non e' proprio euclideo...).
>
> Il tuo equivoco era a due facce, secondo me:
> 1) Confondevi tra "intrinsecamente curvo" ed "estrinsecamente curvo".
Si', mi esprimevo male; ma nel momento in cui chiudevo il messaggio
precedente con le parole "non sara' che siamo, per cosi' dire,
*costretti in una sfera*", stavo rappresentando il fatto che avevo
appena intuito (per la prima volta, e ancora confusamente) il concetto
di curvatura intrinseca. Come ho detto in un post successivo, lo trovo
un concetto abbastanza intuibile, mentre e' ovviamente assurdo il
concetto di uno spazio a curvatura estrinseca, nel momento in cui
sappiamo che non esiste la dimensione supplementare in cui questa
curvatura si dovrebbe estrinsecare.
La mia rabbia contro i divulgatori 'alla Angela' era dovuta al fatto che
_secondo me_ essi portano i profani esattamente a quel tipo di equivoco.
Credo che le costruzioni che dovrebbero evitare sono quelle che iniziano
con le parole "e' come se...". Almeno, e' cosi' che io sono andato fuori
strada.
Per contrasto, ho trovato ottima la spiegazione di Corrado Massa.
> > Anche perche' per l'essere umano non e' poca differenza sapere di
vivere
> > in uno spazio immerso nell'iperspazio o in uno spazio semplicemente
non
> > euclideo. Influisce sulle percezioni profonde che si hanno della
> > realta', e soprattutto la nozione errata crea inutile
disorientamento e
> > di conseguenza disinteresse per le questioni scientifiche, con la
> > conseguente incultura che tutti conosciamo.
> Mi sa che corri troppo... L'incultura deriva da ben altro...
> Che poi pensarsi immersi in un iperspazio influisca sulle percezioni
> della realta', e' cosa troppo profonda per me, per cui non dico niente
> ;-)
Queste affermazioni derivano dalla mia esperienza come insegnante di
scuola media (dal 1984, ma ho cominciato a 12 anni a spiegare a
pagamento matematica ai miei coetanei, quindi la mia esperienza con
quella fascia di eta' e' trentennale). I bambini e gli adolescenti hanno
bisogno di nozioni _chiare e non contraddittorie_. Non e' necessario che
si rendano conto coscientemente delle incoerenze di quanto viene loro
insegnato; se uno gli dice "lo spazio 3d e' curvo" e poi "la quarta
dimensione e' il tempo" nella loro mente si crea come minimo confusione,
questo li pone in una situazione di profondo disagio e li allontana
dall'argomento.
Tra l'altro bisogna ammettere che nella scuola media ci sono altri due
problemi affini: 1. chi insegna matematica e scienze generalmente non ha
una comprensione matura di matematica e fisica, dato che ha una laurea
in biologia (se qualcosa e' chiaro nella mia mente lo devo probabilmente
anche al fatto che il mio insegnante delle medie era laureato in
matematica), 2. la confusione nella mente dei ragazzi esiste in tutte le
materie, dato che lo stesso argomento viene toccato da piu' insegnanti
con idee diverse e senza preoccuparsi di fare esplicitamente il lavoro
di conciliare le diverse posizioni.
Per quanto riguarda invece le percezioni profonde, provo a chiarire i
termini del discorso, senza pretesa di rigore scientifico: l'esperienza
psicoanalitica dimostra come nell'inconscio "risiedano", per cosi' dire,
"nozioni" corrispondenti (vorrei dire isomorfe) a quanto la fisica
moderna dimostra. Esiste, insomma, una possibilita' "innata" di accordo
tra le intuizioni e la realta' (prendiamo per buona, in questa sede, la
convinzione che la scienza rappresenti la realta'; per una trattazione
piu' seria del rapporto tra realta' e conoscenza trovo valide le teorie
di Maturana e Varela). E' evidente quindi come sia causa di sofferenza
psichica il tentativo di assimilare nozioni errate; questo con buona
pace di chi crede che la RR e la RG siano "paradossali". Al contrario,
esse si accordano con le "nozioni inconsce" molto piu' di quanto si
creda. Per esempio, per l'inconscio il tempo e' fermo.
> --
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> Sez. Astronomia e Astrofisica
Federico Spano'
Received on Thu Aug 10 2000 - 00:00:00 CEST
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