Molto spesso in fisica, quando i dettagli di un sistema sfiggono,
si usa l'analisi dimensionale per determinare la relazione tra grandezze
(classici sono l'esempio della velocit� del suono nell'aria, della velocit�
delle onde nell'acqua, ecc.: in tali casi la semplice analisi dimensionale
permette di derivare espressione che sono poi confermate dalla teor�a).
In realt� gi� l'analisi dimensionale d� un'idea dell'espressione
richiesta per la velocit� della luce:
c = 137*e^2/h (1)
Questa espressione, dimensionalmente corretta,
esprime la velocit� della luce in termini di altre costanti fondamentali
e rappresenta la c=f(e,h) di cui parlavo.
Dunque io sospetto fortemente che la velocit� della luce sia una grandezza
derivata, anche se non conosco una teor�a che permetta di derivare la (1).
E' compito della meccanica quantistica, studiando le propriet� delle
fluttuazioni del vuoto, derivare la (1).
Justinian
dumbo <_cmass_at_tin.it> ha scritto nel messaggio
<01bffe20$88c6c600$4295d8d4_at_default>...
>
>
>
>Sandro <sandro_at_writeme.com> scritto nell'articolo
><8m93cp$vh7$1_at_lacerta.tiscalinet.it>...
>
>>Meglio di niente...
>
>D'accordo ;-)
>
>Corrado
Received on Mon Aug 07 2000 - 00:00:00 CEST
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