Re: Sulla massa relativistica

From: Adriano Amaricci <amaricci_at_tiscalinet.it>
Date: 2000/07/31

dumbo <_cmass_at_tin.it> ha scritto nel messaggio
<01bff90e$5f887520$5d85d8d4_at_default>...
>.....[cut]......e mentre nel vecchio modo di parlare si dice: " la massa
>dell'elettrone aumenta con la velocit�, la massa propria dell'elettrone
>� un invariante" col nuovo modo si dovr� dire: "la massa dell'elettrone
>� un invariante, l'inerzia dell'elettrone aumenta con la velocit�".
>Ovvio che si pu� fare, ma mi domando: qual ' � il vantaggio?

Ciao corrado, il vantaggio secondo me � una netta semplificazione a livello
concettuale: quando ha definito il concetto d'inerzia in meccanica classica
puoi descrivere il comportamento di una particella relativistica con
notevole semplicit� oltrech� senza commettere un abuso lessicale che mi
sembra fuorviante per chi si accosta alla fisica. Puoi obbiettare ovviamente
che spesso chi � solo interessato non ha ben chiaro il concetto di
"inerzia", ma questo se vuoi � un problema marginale facilmente risolvibile
con minimo sforzo ( non ci vuole molto a spiegare cosa sia l'inerzia); un
altro vantaggio potrebbe derivare dal fatto di non dover introdurre parole
strane che possono destare sempre qualche dubbio ma basarsi su concetti di
uso universale (che non � poco in questa era di semplificazione), e poi
scusa ma se rileggi la frase qui riportata quale significato logico ha, per
chiunque, l'affermazione "la massa dell'elettrone aumenta con la velocit�"?
A me sembra che il salto fisico che si fa passando dalla MC alla RR pu�
essere ristretto nel caso della massa � che in MC la massa ha una piena
coincidenza con l'inerzia, in RR si estende la parola inerzia ad un
significato pi� generale; non � forse questo il modello std che si segue in
fisica oggi: cercare di generalizzare il pi� possibile la teoria?



>3)
>
>Come si spiega che un relativista della forza
>di Wolfgang Rindler si schiera con la vecchia
>definizione?
>
>W. Rindler: Physics Today (letter to the Editor)
>1990, vol. 43, p. 13.
>
>Non ho letto l'articolo, ma penso abbia delle buone
>ragioni.

Guarda l'articolo non l'ho letto nemmeno io, e probabilmente non lo legger�
mai, ma ho conosciuto, per mia fortuna, il prof. Rindler che oltre ad essere
una persona affabile ha una tendenza (parecchio sana) di semplificazione,
forse � questo il motivo della sua posizione in questa storia. Personalmente
preferisco perdere qualcosa da parte della semplicit� ma guadagnarne dalla
parte della chiarezza concettuale, che poi detto fra noi a me sembra pi�
semplice il nuovo "linguaggio" ma forse perch� sono dell'ambiente (solo come
studente, ovvio:-)))



>Secondo me tutta questa polemica che divampa
>sul NG si basa sul nulla: sarebbe come
>accapigliarsi sulla segnatura della metrica.
>Che si tratti di una questione di convenzione � chiaro,
>perch� se ci fossero delle serie ragioni fisiche per
>condannare la vecchia definizione tutti se ne sarebbero
>accorti, la RR ha quasi cento anni !! (per es: la nozione
>di massa longitudinale � stata abbandonata abbastanza
>presto e senza resistenze, a quanto ne so).
>Capisco che in _certi_ casi la nuova possa risultare pi�
>limpida della vecchia; ma non credo che sia cos� in _tutti_
>i casi. Perch� condannare la vecchia? Non capisco
>questo improvviso accapigliarsi su ci� che in fondo �
>una semplice questione di nomi.
>Che ne dici?
A questo punto scusa se mi intrometto (oramai � tardi), ma sono d'accordo
sul fatto che sia solo una questione lessicale, ma per paecchia gente fra
cui io stesso chiamare le cose con il loro nome � parecchio importante, e
per dirla come Valter aiuta non poco "l'economia delle idee" ed anche qui: e
non � poco!


>salute,
>
>Corrado Massa

Ciao Adriano Amaricci.




















































Loser














gf










hgd
















ghf

























hgfd
























hgfd
Received on Mon Jul 31 2000 - 00:00:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Fri Nov 08 2024 - 05:10:38 CET