Re: Le bugie della scienza
Paolo B. ha scritto nel messaggio <3981e80d.2719547_at_news.videobank.it>...
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|On 28 Jul 2000 11:29:10 +0200, "Angelo Dinelli"
|<angelodinelli_at_interfree.it> wrote:
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|>Tu mi devi spiegare come un'onda si possa propagare nel vuoto.
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|Basta che il vuoto abbia i suoi parametri costitutivi (permeabilita'
|magnetica e costante dielettrica) che in effetti ha.
|Anzi... l'onda em si propaga MEGLIO nel vuoto, la presenza di un mezzo
|e' sempre un ostacolo, poi se il mezzo ha proprieta' anisotrope o
|forti assorbimenti e' ancora peggio.
E' evidente che l'etere, se esiste,
� quello che permette il veloce movimento delle onde em
e quindi non deve avere propriet� anisotrope o assorbenti.
Proprio le caratteristiche delle onde em
ci dicono, in gran parte, come deve essere fatto l'etere:)))
Se poi si dice che il campo � fatto di parti che si muovono,
scontrandosi l'un l'altra, e trasferendo un movimento, un'onda,
allora � come dire campo = etere, e allora non ci sarebbe da parlar tanto.
Il fatto � che Einstein disse proprio:
L'ETERE NON SERVE
L'ETERE NON ESISTE
LE PARTICELLE D'ETERE NON ESISTONO
Esiste (ed � sufficiente) il *campo*.
Quindi il campo di cui si parla non � l'etere.
Ecco perch� insisto sulla parola e sul concetto "etere".
|>Un'onda, di qualunque tipo (sonora, marina, eccetera) � sempre
|>passaggio di energia cinetica fra le piccole parti che costituiscono
|>un mezzo. Il movimento di A si trasferisce a B, da questo a C, eccetera.
|
|La variazione di campo elettrico si trasferisce alla variazione di
|campo magnetico che si trasferisce alla variazione...
|
|>Dimostra solo, casomai, che l'etere non interferisce con
|>l'onda luminosa, e cio� che la luce, in qualunque direzione
|>si propaghi nell'etere, non risente dell'etere, e non viene
|>accelerata o rallentata.
|
|E allora a cosa serve?
E' come dire: l'onda del mare si propaga nel mare
sempre alla stessa velocit�, a prescindere di come
si muova il mare. A che serve allora il mare?
Togliamolo.... CI BASTANO LE ONDE MARINE :)))))
|>Non dimostra che l'etere NON ESISTE.
|>Dimostra, al limite, che l'etere si muove assieme alla terra.
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|Dimostra, ancora piu' semplicemente, che per vedere se esiste l'etere
|devi fare l'esperimento *nell'etere*, se lo fai sulla Terra hai la
|velocita' dell'onda... nell'atmosfera terrestre!
L'etere, per definizione (l'hanno sempre detto tutti fino
a quando non lo "liquidarono" dallo scenario scientifico)
� talmente sottile da pervadere tutto, anche l'atmosfera terrestre.
Un'esperimento nell'atmosfera �, per definizione,
anche un esperimento NELL' etere.
Bisogna solo vedere quanto questo esperimento sia
influenzato dalla presenza di atomi e molecole dell'atmosfera.
Ma attualmente l'esperimento di Michelson potrebbe benissimo
essere fatto su un astronave, fuori dall'atmosfera.
A proposito: l'hanno ripetutto in queste situazioni?
|>L'esperimento di Michelson dunque, dimostra al limite
|>che l'etere nel quale � immersa la terra (sulla quale
|>� stato fatto l'esperimento) si muove assieme alla terra.
|
|Teorie di "trascinamento" ne sono state fatte molte, ma tutte poi sono
|fallite di fronte alla superiorita' della RR nel prevedere i dati
|sperimentali.
Si, ma non possiamo accontentarci solo dei *DATI SPERIMENTALI*.
Questi possono bastare alle applicazioni tecnico-scientifiche,
ma non alla costruzione di una "spiegazione del mondo"
che serva anche al puro gusto di pensare a come � "fatto" il mondo.
Cordialmente / Angelo Dinelli
Received on Tue Aug 01 2000 - 00:00:00 CEST
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