Higgs wrote:
(cut)
Non ho molto da dire, volevo solo farti notare
che mi pare che tu stia mischiando
(come d'altronde fanno tutti e anche io ),
questioni di linguaggio (l'uso dei tensori)
con questioni
piu' fisiche (principio di relativita').
Il fatto che i tensori siano un comodissimo
strumento per implementare il principio
di relativita' (cioe' che le formule delle leggi
non devono distinguere tra diversi sistemi
di riferimento inerziali) e' fuori dubbio,
tuttavia non e' sempre detto che il principio
di relativita' sia descrivibile tramite tensori.
La meccanica quantistica ha una struttura
Hamiltoniana che non sempre si concilia con
l'uso dei tensori (piu' legato al formalismo
di lagrange) perche' separa lo spazio dal tempo.
Tuttavia il principio di relativita' e' salvo
in ogni caso.
Ci sono situazioni in cui pero'
nascono dei seri problemi.
Se prendi una teoria di campo in cui la parte
d'interazione contenga le derivate nel tempo
(e non prendi una teoria di gauge dove ci si salva
con un trucchetto) la lagrangian d'interazione
differisce dall'hamiltoniana d'interazione.
Se vuoi usare la teoria della matrice S
per calcolarti le ampiezze di scattering
o altro, non e' per niente chiaro se devi
mettere nelle formule perturbative la lagrangiana
d'interazione o l'hamiltoniana d'interazione
per ottenere una teoria che rispetti il principio
di relativita'.
Il formalismo tensoriale direbbe la seconda,
ma quello quantistico direbbe la prima.
Io non sono mai riuscito a rispondere in modo
generale alla questione e a quanto ho letto
gente come Weinberg hanno gettato la spugna.
Per tale motivo tendo a tenere ben distinti
il linguaggio (tensori) dai pricipi
(principio di relativita')
Ciao, Valter
Received on Fri Jul 28 2000 - 00:00:00 CEST
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