Re: curioso

From: dumbo <_cmass_at_tin.it>
Date: 2000/07/26

Valar <nicola_fusco_at_libero.it> scritto nell'articolo
<397EC879.DF033A86_at_libero.it>...
>
> Alex wrote:
> >
> > Si pu� andare indietro nel tempo superando la velocit� della luce? e se
si
> > perch�?
(cut)
> > Cosa � questa velocit� della luce.
>
> niente altro che la velocita' con cui la luce si porpaga nel vuoto
>
> --
> Saluti
> Valar

Ne sei sicuro? L'identificazione della "velocit� assoluta"
c (che compare nelle trasformazioni di Lorentz) con la
velocit� della luce nel vuoto � possibile solo se la massa
di quiete m dei fotoni � rigorosamente nulla. Nessuno per�
pu� essere sicuro che m = 0. Le misure fissano solo
un limite superiore di m, molto piccolo ma non nullo.
(se ricordo bene, 10 ^ ( -- 55) g ). In _pratica_ � lecito
identificare la costante universale c della relativit�
con la velocit� della luce nel vuoto, per� non �
concettualmente corretto. Con m =/= 0 sarebbe
possibile avere fotoni molto lenti (anche fermi) nel vuoto,
senza violare minimamente la relativit�.

Il punto chiave � che le trasformazioni di Lorentz possono
essere derivate da considerazioni puramente cinematiche
senza scomodare la velocit� della luce (che se
ha avuto un ruolo nella scoperta della relativit� � stato
solo per un accidente storico). Basta fare alcune
ragionevolissime ipotesi, e cio� che le trasformazioni
formino un gruppo, che siano lineari, e che i due sistemi
inerziali K e K ' siano simmetrici sul piano cinematico
(questa simmetria � una conseguenza del principio di
relativit�).
Con queste sole ipotesi (si dovrebbe aggiungere
anche quella della euclideit� dello spazio) si ottengono
le trasformazioni di Lorentz, con il solito fattore gamma

gamma = 1 / [ 1 -- ( v / c ) ^ 2 ] ^ (1 / 2) ( 1 )

(dove v � la velocit� relativa dei due sistemi)
ma con una importante differenza:
c _ non _ � necessariamente la velocit�
della luce, � semplicemente un parametro
gruppale sul quale la teoria non ha nulla da
dire. Potrebbe addirittura essere un numero
immaginario (nel qual caso avremmo
dilatazione delle lunghezze col moto,
invece che contrazione) oppure essere infinito
(nel qual caso otterremmo la cinematica di Galileo-
Newton) e finalmente (terza e ultima possibilit�)
pu� essere un numero reale; in questo caso si vede
subito che ha il significato fisico di una velocit�
assoluta (cio� uguale per tutti gli osservatori).
della quale per� ignoriamo completamente il
valore numerico. Questo pu� essere stabilito solo
dagli esperimenti. Il fatto che gli esperimenti indichino
c ~ 300 mila Km / s invita a pensare che c sia la velocit�
della luce nel vuoto, ma non � detto che sia davvero
cos�: si tratta solo di una congettura, fino a oggi mai
smentita, � vero, ma che potrebbe esserlo domani.

E' strano che su questo aspetto fondamentale
della relativit� si insista cos� poco.
Gli scopritori furono Franck e Rothe (1909).
Io l'ho trovato in W. Pauli: Teoria della Relativit�
(Boringhieri 1970) e pi� estesemente in
W. Rindler: Essential Relativity, (Springer-Verlag
New York 1986) Cap. 2 , par 17, p. 51, dove l'argomento
� sviscerato con l'aiuto di un'algebra molto semplice.
Se ne parla a fondo e con semplicit� anche in un
articolo di Kalotas (credo con un coautore) sull'
American Journal of Physics, 1975 o gi� di l�
(non ricordo bene) e anche su un vecchio numero
del Giornale di Fisica (anni settanta).

Quest'aspetto della relativit� � tutt'altro che banale e
meriterebbe di essere conosciuto di pi�, non credi?

Cordialmente,

Corrado
 










 

   
Received on Wed Jul 26 2000 - 00:00:00 CEST

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