Mah, proviamo a dire che il ciclotrone, al di sopra di
certe velocita' smetteva di funzionare, tanto che hanno
dovuto inventare il sincrotrone.
Un poco piu' in dettaglio: gli impulsi che il ciclotrone dava
ogni mezzo giro, pur conferendo alla particella il desiderato
incremento di quantita' di moto, non conferivano l'incremento
di velocita' relativo alla massa a riposo. Esattamente come
previsto da Einstein, la cui teoria prevede di dover conferire
energia infinita a particelle con massa a riposo finita per
portarle alla velocita' della luce.
Oggi, con i sincrotroni, pur conferendo alle particelle energie
cinetiche che, se non ci fosse Einstein a rallentarle, supererebbero
di non so quante volte la velocita' della luce, le particelle
se ne stanno tutte al di sotto.
In altre parole, conferendo tutta l'energia che si vuole a una particella
si riesce solo farla viaggiare con una v un po' di piu' vicina a c.
Tutto quanto sopra vale se c e v sono misurate dividendo
lo spazio per il tempo.
Se poi per caso misurassimo le velocita' in modo diretto
(per confronto) si otterrebbe che c = infinito e quindi ancora,
per quanta energia dessimo alla particella, v resterebbe
minore di infinito e quindi di c.
Saluti
Mino Saccone
"havismat" <havismat_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:39771D79.632176E1_at_libero.it...
>
> Salve!
> sapreste indicarmi qualche esperimento (ammesso che esista)
> con il quale sia stato possibile dimostrare INEQUIVOCABILMENTE
> che i corpi massivi non possono superare la velocita' della
> luce?
> Grazie anticipatamente
> havismat
Received on Mon Jul 24 2000 - 00:00:00 CEST
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