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Valter Moretti ha scritto:
>sono d`accordo con te sul fatto che il concetto di massa in velocita`
>non abbia molta utilita` e che conduca a idee pericolose o per lo meno
>inutili dal punto di vista dell'economia delle idee e io non la uso piu' da
anni.
Scusa, ma cosa intendi dire?
Praticamente tutti i libri di relativit� impostano la dinamica relativistica
sul postulato della conservazione della quantit� di moto (cio� non seguono
lo schema di Einstein - Zur Elektrodynamik bewegter Koerper del 1905, ma
un'idea proposta per la prima volta da Lewis e Tolman nel 1909), con decine
di varianti formali tridimensionali o quadridimensionali.
Nella meccanica newtoniana la quantit� di moto � definita come prodotto
massa per velocit�, essendo la massa gi� definita dalla 2a legge della
dinamica.
Chiaramente la dinamica relativistica deve ridefinere completamente i suoi
concetti e raggiunge lo scopo definendo prima la quantit� di moto,
successivamente la massa. La quantit� di moto <p � definita implicitamente
dal postulato di conservazione e dal parallelismo con la velocit� della
particella <u(espresso formalmente dalla scrittura <p = m <u con m scalare).
Con decine di varianti formali, si dimostra che affinch� la legge di
conservazione sussista (e rispetti quindi il principio di relativit�
speciale) � necessario che m/gamma(u) sia un invariante, ovviamente
identificabile con la massa a riposo della particella:
m = m(u) = m(0)*gamma(u)
Da quasi un secolo questa funzione della velocit� u viene chiamata massa
inerziale (o relativistica).
Quanto sopra serve solo ad enucleare la logica della dinamica relativistica
con la massima "economia delle idee" possibile, non insegna nulla di nuovo
ad uno studente preparato, figuriamoci a Valter Moretti!
Ma allora, ripeto, cosa intendi dire?
Elio Proietti
Received on Mon Jul 24 2000 - 00:00:00 CEST
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