Valter Moretti ha scritto:
> alienqueen wrote:
>> Scusa se mi intrometto ma tu,Valar, definisci la 'massa a riposo' come la
>> massa equivalente all'energia minima alla quale una particella 'ferma' pu�
>> essere osservata; ma 'ferma' rispetto a cosa? rispetto a me che la sto
>> osservando? il concetto di fermo non � relativo?
>
> Ti rispondo io. In quello che ha detto Valar non e' necessario che la
> particella sia ferma: consideri il valore
> minimo dell'energia misurata al variare dell'osservatore.
> Se invece del minimo consideri quello che i matematici chiamano
> "estremo inferiore" e *definisci* la massa come l'estremo inferiore
> dell'energia al variare dell'osservatore, allora vedi che:
>
> a) se c'e' un osservatore che vede la particella ferma, allora la massa e'
> il valore che quell'osservatore misura per l'energia.
>
> b)se non c'e' alcun osservatore che vede la particella ferma (e questo
> significa che la particella e' sempre in moto alla velocita' della luce
> per ogni osservatore) allora la massa e' zero.
A parte che io preferisco non usare il termine "osservatore", ma quello
di "sistema di riferimento" o brevemente "riferimento". Per un fisico e'
lo stesso, ma per gli altri no: "osservatore non puo' non far pensare a
"qualcuno che osserva", e introduce delle connotazioni filosofiche che
e' molto meglio evitare.
A parte questo, perche' non rispondere in un altro modo:
Cambiando riferimento, energia e quantita' di moto della particella
cambiano. In particolare, se la particella e' ferma la q. di moto e'
nulla.
Esiste pero' un "invariante": l'espressione E^2 - c^2 p^2: questa assume
lo stesso valore in tutti i riferimenti. E questa definisce la massa,
nel senso che si pone uguale a m^2 c^4.
Se esiste il riferimento di quiete, p=0, E=mc^2. Altrimenti E e p
possono essere arbitrariamente piccoli, ma mai nulli.
Dire massa nulla e' lo stesso che dire E = cp.
Valar ha scritto:
> Ringrazio Valter per aver chiarito meglio quello che volevo dire e
> vorrei aggiungere una nota: l'equivalenza, per le particelle massive,
> tra minimo dell'energia e velocita' nulla, vale solo in contesti
> classici, in contesti quantistici ovviamente non vale piu' perche'
> nessuna particella puo' mai essere ferma (qualche misura di velocita'
> puo' anche restituire il valore 0, ma su misure ripetute, la media non
> potra mai essere nulla a causa dle principio di indeterminazione), ma
> resta sempre l'identificazione tra minimo dell'energia con cui una
> particella puo' essere osservata e la massa a riposo
Non sono d'accordo.
Puoi benissimo avere uno stato in cui la velocita' (o meglio l'impulso)
e' nulla.
A rigore, dato che per una particella libera gli autovalori dell'impulso
sono continui, un autostato non esiste, ma lo puoi approssimare quanto
vuoi, e il pr. d'indet. non c'entra, visto che ti limiti a misurare solo
l'impulso.
Inoltre *la media* puo' benissimo essere nulla: se mai, sara' la
varianza (o lo s.q.m.) a non essere nulla.
--
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Sat Jul 22 2000 - 00:00:00 CEST