Re: Le bugie della scienza...
On 19 Jul 2000 12:16:57 +0200, "francesco25" <nonusare_at_tiscalinet.it>
wrote:
> Conferme dirette sul paradosso dei gemelli non ne esistono.
Ecco, mi stavo giusto domandando questo. E' stato dimostrato un
collegamento certo tra il comportamento di un orologio atomico o di
altri sistemi presi in esame nelle sperimentazioni sulla relativita' e
i sistemi biologici?
Federico Spano'
p.s. mi sono perso il thread, comunque a chi interessa posso citare
anche il seguente testo su presunte cantonate prese da ricercatori:
Sokal-Bricmont "Impostures intellectuelles" - ed. Odile Jacob 1997
che avevo comprato perche' tra gli altri prende di mira anche
Prigogine, sostenendo che usa in modo errato la matematica. Non sono
stato poi in grado di controllare quello che dice perche' non conosco
la matematica necessaria (se a qualcuno pero' interessa, non credo che
Odile Jacob si offendera' piu' di tanto se faccio qualche fotocopia:)
Comunque, dato che questo gruppo e' frequentato anche da esperti,
traduco qui sotto integralmente la breve nota tecnica in cui attaccano
l'idea di Prigogine e Stengers che si possa conciliare il tempo
einsteiniano con quello bergsoniano (cioe', il tempo dipendente
dall'osservatore con il tempo universale). I riferimenti sono al loro
testo "Entre le temps et l'eternite'" , Fayard 1988, tr. it. "Tra il
tempo e l'eternita'", Boringhieri (traduzione pessima, aggiungo io che
sono stato costretto a comprare l'originale per capire alcuni passaggi
altrimenti incomprensibili).
"Prigogine e Stengers associano, a ciascuna soluzione psi(x,t)
dell'equazione d'onda, una funzione <T>(x,t) che chiamano ''tempo
interno''. essi affermano che ''il campo [psi] stesso e'
Lorentz-invariante'' (p. 200), il che e' falso: una trasformazione di
Lorentz applica il campo psi(x,t) su un'altra soluzione dell'equazione
d'onda. La loro asserzione che la funzione <T>(x,t) e'
Lorentz-invariante (p. 202) e' dunque ugualmente falsa. Forse vogliono
dire solamente che l'applicazione psi--><T> e' Lorentz-covariante, ma
questa proprieta' di covarianza non implica in alcun modo le
conclusioni che ne vogliono trarre, e in particolare non sostiene in
alcun modo l'idea bergsoniana di un ''tempo universale''."
Va detto che il testo in questione prende di mira piu' che altro
alcuni studiosi di scienze umane come psicoanalisti e filosofi, e va
detto anche che la maggior parte di questi (Lacan, Kristeva, Irigaray,
Baudrillard, Deleuze, Guattari) un po' li conosco e li considero
anch'io dei parolai e basta. Pero' mi colpisce, lo ammetto, il fatto
che si possa dare del parolaio anche a Prigogine, non fosse altro che
per il fatto che lui quando scrive sta bene attento a separare i fatti
dalle ipotesi fantasiose che ama formulare, le quali pero' non sono
che ipotesi di lavoro.
Non saro' certo io a scoprire che l'invidia fa strani scherzi :)
Saluti
Federico Spano'
Received on Wed Jul 19 2000 - 00:00:00 CEST
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