teletrasporto quantistico.

From: alienqueen <alienqueen_at_libero.it>
Date: 2000/07/10

Da un estratto di Le Scienze di Giungo 2000, pag. 42 - La parola agli
scettici -

Non � un'esagerazione chiamare questo processo teletrasporto? Dopo tutto, �
solo uno stato quantistico ad essere teletrasportato, non un oggetto reale.

Questa domanda solleva una questione filosofica profonda sul significato di
identit�:[.].
La fisica quantistica estremizza questo concetto(di identit�):due particelle
dello stesso tipo e nello stato quantistico sono indistinguibili, anche in
linea di principio.
Se si potessero scambiare tutti gli atomi di ferro di un automobile con
quelli di un campione di minerale e riprodurre esattamente lo stato degli
atomi, il risultato finale sarebbe identico all'originale, anche al livello
pi� profondo.

Il processo non somiglia piuttosto ad un "fax quantistico"?

Il fax produce una copia facilmente distinguibile dall'originale; un oggetto
teletrasportato � indistinguibile. E poi nel teletrasporto quantistico l'
originale si distrugge.

Possiamo ragionevolmente sperare di teletrasportare un oggetto complesso?

Ci sono ostacoli insormontabili. Per prima cosa, l'oggetto deve trovarsi in
uno stato quantico puro e un tale stato � perturbabile con facilit�. [.]
Inoltre tanto pi� grande � l'oggetto tanto pi� facilmente si altera il suo
stato quantico. [.]
Poi c'� il problema della misurazione dello stato di Bell: in che cosa
consisterebbe tale misurazione per un virus poniamo di 10^7 atomi? In che
modo si potrebbero estrarre i 10^8 bit di informazione che essa genererebbe?
Per un oggetto di qualche grammo il numero diventa ingestibile: 10^24 bit.

Ho voluto riportare quanto sopra per discutere dell'articolo di Anton
Zeilinger sul teletrasporto quantistico appunto. Per quanto mi pare di aver
capito nei vari esperimenti effettuati, anche in quello di Innsbruck, ad
essere teletrasportato � effettivamente solo lo stato quantistico di un
fotone, inoltre la verifica del successo di tale esperimento pu� essere
fatta solo dopo che l'informazione sullo stato quantistico del fotone A ha
raggiunto per via classica un altro sperimentatore con il fotone B.
Stando cos� le cose non vedo come sia possibile anche solo in linea di
principio sperare di teletrasportare oggetti complessi, addirittura esseri
umani.
Come spiegato infatti dal Prof. Anton, per teletrasportare un oggetto
complesso bisognerebbe conoscere con precisione assoluta sia la quantit� di
moto che la posizione di tutte le particelle dell'oggetto e questo �
categoricamente impedito dal principio di indeterminazione.
Inoltre allo stato attuale delle cose non si vede come si possa impedire l'
effetto della decoerenza: se tale effetto pu� essere eliminato per un
fotone, per oggetti complessi o addirittura esseri viventi tale ostacolo
appare veramente insormontabile.
Nell'esperimento di Innsruck in definitiva lo stato quantico del fotone B �
in qualche modo accoppiato allo stato quantico del fotone A, ma non mi pare
che tale risultato possa far gridare al miracolo. Io sono estremamente
convinto che il teletrasporto non potr� essere mai usato su oggetti
macroscopici n� tantomeno sugli esseri umani, a meno che non venga veramente
inventato un miracoloso compensatore di Heisenberg che risolva il tutto.

Scusate se tale post � incoerente all'interno, ma il teletrasporto � un
argomento molto complesso e affascinante.
Spero che si possa aprire il seguente dibattito:
teletrasportare lo stato quantico di una particella � come teletrasportare
la particella stessa?
Spero siate in molti a rispondere.
Received on Mon Jul 10 2000 - 00:00:00 CEST

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