Re: Il futuro del nucleare, non solo in Italia

From: raffaele.castagno <raffaele.castagno_at_gmail.com>
Date: Tue, 20 Jul 2010 04:47:00 -0700 (PDT)

On Jul 19, 6:48�pm, Soviet_Mario <Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:

> Diciamo che il "pregio" di essere air-independent, sulla
> terra non � tale. Ma � un grave handicap intrinseco. O vista
> diversamente usare aria � un vantaggio difficile da
> cancellare (impossibile anzi).
> PEr questo mi piacciono tanto le fuel-cell AD ARIA /
> combustibile. Avrebbero i pregi del pieno di benzina e delle
> pile come efficienza termodinamica.
> Passer� per complottista, ma imho hanno cos� tanti pregi e
> limitati margini di farci sopra la cresta, che potrebbero
> essere state ostacolate non poco.

Non credo. E' pi� un problema legato alla produzione del combustibile.
Quando con una fuel-cell devi alimentarci lo shuttle o un sottomarino,
dell'efficienza energetica alla fonte ti interessa molto
marginalmente, perch� i requisiti sono altri.

Se per� parli di autotrazione, inizia a diventare un problema
stringente, perch� ad oggi produrre idrogeno � energeticamente
inefficiente a dir poco, ed � il motivo per il quale si stanno
studiando i modi pi� disparati per la produzione di idrogeno, dallo
steam reforming, all'uso di alghe e batteri geneticamente
ingenierizzati, membrane di vario genere.
Utile ricordare che la produzione di idrogeno � tra le "feature"
previste da alcuni design di reattori nucleari di quarta generazione
(Very High Temperature Reactor e Lead Cooled Reactor), che possono
raggiungere gli 830-850�C necessari per la produzione termochimica
dell'idrogeno:
http://en.wikipedia.org/wiki/Sulfur-iodine_cycle

che con un'efficienza termica prevista intorno al 50% cambierebbe
tutto.

Raffaele
Received on Tue Jul 20 2010 - 13:47:00 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Thu Nov 21 2024 - 05:10:40 CET