Il 28/12/2012 17:53, Luciano Buggio ha scritto:
> On 28 Dic, 15:36, Soviet_Mario<Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
>> Il 28/12/2012 13:31, Luciano Buggio ha scritto:
>>
>>> Perch� un fascio di elettroni non diverge?
>>> I singoli proiettili dovrebbero respingersi tra loro.
>>
>> non ti risulta che siano confinati in "bottiglie magnetiche" ?
>
> E' quello che ho pensato anch'io.
>
> Ogni elettrone in moto induce un campo magnetico
non ti so rispondere sul resto, ma chiarisco che intendevo
non tanto autoconfinamento da parte dei campi magnetici
creati dal fascio stesso, bens� da quelli esterni delle
bobine. Sar� un caso che in tutti gli acceleratori dove ci
sono fasci da mantenere stretti che uno spillo gli fa un
baffo, tutto attorno ci sono bobine colossali spesso pure
raffreddate criogenicamente ? Non ho idea di come siano
fatte, ma le linee di flusso saranno studiate apposta per
incanalare le particelle cariche in un toro cilindrico.
> sul piano ortogonale
> al moto, a linee circolari concentriche.
> Per la forza di Lorentz un elettorne che gli corre accanto tende ad
> avvicinarglisi, il che si opporrebbe alla divergenza dovuta al solo
> campo elettrostatico.
> Ma c'� un problema.
Il principale � non considerare il campo esterno, che non si
genera da una manciata di elettroni, ma da correnti di
chiss� che amperaggio, in matasse di rame
> Perch� continuino a correre paralleli la forza magnetica indotta deve
> essere uguale (in modulo) a quella elettrostatica.
Credo che se tenti di comprimere, con forze esterno,
qualcosa che si oppone, un punto di equilibrio stazionario
si trover� da se. Pensa di premere del gas in una siringa.
Non � manco tanto difficile variare la forza sino a che il
tampone scenda sino a una tacca data. PEr le bobine si dosa
la corrente, e il campo si regola cos�.
Io non ne so un accidente, ma immagino che ci siano bobine
di funzioni differenti, alcune per spingere in avanti, per
far circolare il fascio, altre per defletterlo (generare la
curvatura), magari altre ancora per comprimerlo radialmente
(ossia per rifocalizzarlo). E' solo l'ipotesi di un completo
ignorante di acceleratori, naturalmente !
> Sappiamo che il campo magnetico indotto (e quindi la forza di Lorentz)
> cresce con la velocit� dell'elettrone.
> Quindi deve crescere, per avere risultante nulla e mantenimento della
> collimazione, ed in egual misura, con la velocit�, anche il campo
> elettrostatico.
> Ti par possibile?
Credo di si ... le bobine esterne non sono magneti
permanenti capaci di esercitare solo forze fisse, sono
regolabili ...
>
> Oppure il campo elettrostatico non pu� crescere,
credo che pi� concentri, pi� focalizzi il fascio, e pi�
cresca. La legge quadratica inversa non lascia tanto margine
di immaginazione.
> � quello che �, ma in
> tal caso la collimazione � possibile solo ad una data velocit�
> dell'elettrone, quella a cui la forza di Lorentz che fa attrarre i due
> elettorni vicini ha lo stesso valore della forza elettrica che li fa
> respingere.
>
> Ne risulta che velocit� degli elettroni di un fascio collimato �
> fissa, � una costante.
> Ti risuta?
>
> Ma non sono state studiate queste cose?
Ovvio che no. Tutti i grandi acceleratori li hanno costriti
a caso, e funzionano per una serie di gran botte di culo :)
> Io ho cercato ma non ho trovato nulla.
Pu� essere, ma mi sembra sorprendente immaginare che abbiano
costruito mostri simili, senza studiare e avere capito
tutto. Pensa a ITER e ai Tokamak, pure l� coi campi
magnetici mandano i plasmi carichi dove cavolo vogliono loro.
CCCP
>
> Luciano Buggio
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Sat Dec 29 2012 - 01:44:18 CET
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