> So che � una questione puramente filosofica, pero' spero che qualcuno qui
> dentro mi possa aiutare...
> Il mio professore di Filosofia, che comunque si deve ancora interessare
> meglio di Filosofia della scienza, ha iniziato a contestare l'
"oggettivit�"
> della scienza, e in particolare della fisica, sulla base del principio di
> Heisenberg,
Credo si riferisca al Principio di Indeterminazione di Heisenberg, riguarda
la Meccanica Quantistica:
E' impossibile misurare simultaneamente posizione e impulso di una
particella con precisione arbitraria.
Ne seguono altri aspetti, del tipo, esistono osservabili quantistiche non
compatibili (non commutano) e quindi il procedimento di misura, che
interagisce sempre col sistema da misurare, pu� mutare lo stato del sistema
stesso. Od anche, forse pi� suggestiva come determinato dall'Esperimento di
Stern-Gerlach, cambiando la sequenza di misure di osservabili incompatibili
si ottengono risultati diversi.
e sul fatto che, siccome ogni esperimento non pu� prescindere
> dall'osservatore
Direi non pu� prescindere dalle misure fatte dagli osservatori o fatte dagli
strumenti sistemati e letti poi dall'osservatore, non dall'osservatore....ma
dalle misure
Sostanzialmente credo che il Prof. abbia un idea soggettiva del procedimento
di misura;
essa poteva essere ampiamente giustificata prima che venisse scoperta la
Meccanica Quantisitca e il Principio di Indeterminazione con i risultati
sorprendenti dell'esperienza di Stern-Gerlach, ma � il Principio di
Heisenberg stesso e la M.Q. che chiariscono tutto. Misurare significa,
specialmente a livello microscopico, interagire e quindi � la teoria stessa
che prevede gli effetti della misura, ovvero i cambiamenti che subisce lo
stato del sistema per effetto della misura.
C'� di pi�: una seconda operazione di misura della stessa osservabile
quantistica (ad es. lo spin) pu� essere diversa dalla prima proprio perch�
dopo la prima misura il sistema viene a trovarsi in un autostato
dell'osservabile quantistica misurata. Ma questo non significa che le misure
siano soggettive; si pu� interpretare la misura come uno scambio di
informazione:
L'osservatore acquisisce informazione sullo stato del sistema e il sistema
cade in un autostato, quindi perde l'informazione sullo stato che aveva
precedentemente alla misura.
Nella M.Q. certamente misurare non significa prendere un regolo e
confrontare le lunghezze e gli osservatori agiscono con "cognizione di
causa" altrimenti non potrebbero nemmeno costruirlo l'esperimento
Ciao Claudio
Received on Wed Jun 21 2000 - 00:00:00 CEST
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