Re: Fonti rinnovabili di energia

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_alephinfo.it>
Date: 2000/06/21

> Carissimi,
> sono qui con mia cuginetta Magi, la quale sta per affrontare gli esami
> di terza media e vorrebbe saperne di pi� sulle "fonti rinnovabili di
> energia".
> Qualcuno potrebbe indicarmi/ci qualche sito dove acquisire informazioni
> al proposito. Oppure addirittura *dirci* qualche cosa al riguardo, il
> che ci farebbe molto piacere?

Cari Giovanni e Magi

vi dico in breve quello che so sperando che altri possano aggiungere il
resto.

Intanto alcuni esempi.
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Estraggo petrolio da un pozzo e lo brucio per produrre energia. Il petrolio
estratto non c'e' piu'. Se anche si riformasse, ci vorrebbero ere geologiche
quindi, per i nostri egoistici interessi e' come se non si riformasse. Il
petrolio
quindi e' una fonte "non rinnovabile". Lo stesso si puo' dire per il
carbone,
per l'uranio e, probabilmente per tante altre.

Infatti, esaurito il pozzo di petrolio, dobbiamo andare a cercarne un altro.
E' probabile che questo nuovo pozzo sia un po' piu difficile da trovare
(se no lo avremmo gia' trovato) e costoso da sfruttare (piu' profondo,
piu' difficile da raggingere etc...). Cosi', col passare degli anni lo
sforzo per
procurarci energie "non rinnovabili" diventera' sempre maggiore. Potrebbe
addirittura richiedere un'energia pari o superiore a quella che poi
riusciremmo
e estrarre rendendo quindi inutile la fonte stessa.

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Una cosa molto simile si puo' dire per le centrali nucleari a fissione in
quanto l'uranio e' limitato in natura.

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Sfrutto un salto d'acqua (un fiume, una cascata...) per produrre energia
elettrica.
Ogni anno, a seconda delle precipitazioni, l'acqua continuera' a scorrere e
potra' continuare a fornire energia. E cio' avverra' indipendentemente dallo
"sfruttamento" che io ne faccio. Questa e' evidentemente una fonte
"rinnovabile".

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Coltivo piante (certi cereali sono molto adatti) che brucio per produrre
energia.
(non importa se attraverso processi di trasformazione intermedia. p. es.
producendo alcool). Questo processo trasforma in energia utile quella solare
immagazzinata attraverso la funzione clorofilliana della pianta. La fonte e'
quindi, in prima approssimazione, "rinnovabile". Cio' va detto senza
considerare
lo sfruttamento dei terreni, il degrado prodotto da culture intensive etc..
su cui
lascio la parola a esperti migliori di me.

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Uso fonti geotermiche. Per esempio il calore di certe acque sotterranee.
Oppure immetto artificialmente acqua in cavita' sotterranee per ricavarne
vapore.
Questo esempio mostra quanto puo' essere delicato distinguere fra
rinnovabile e no. Da un punto di vista strettamente teorico infatti il
calore
e' sottratto alla terra in maniera definitiva (la terra diventa un po' piu'
fredda)
e quindi siamo di fronte a un'energia "non rinnovabile". In termini
economici,
data l'enorme capacita' della terra e l'esiguita' del nostro "prelievo"
possiamo
invece considerarlo, nell'arco di tempo di una vita umana, trascurabile.
Quindi,
con le suddette limitazioni, e con la coscienza un po' sporca, considerarlo
"rinnovabile"

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Realizziamo il reattore a fusione. Abbiamo a disposizione tutto il deuterio
contenuto nell'acqua del mare. Una fonte sterminata di energia anche se
ovviamente "finita". I nostri "prelievi" sarebbero quindi, nell'arco di
tempo
trascurabili rispetto alla disponibilita' (un po' lo stesso discorso fatto
per
la fonte geotermica)

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Altre fonti di energia rinnovabili possono essere: il vento, le onde del
mare,
le maree e probabilmente tante altre che non conosco o che non mi
vengono in mente.
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Spero a questo punto che la differenza fre fonti rinnovabili e non sia
abbastanza chiara.

La scelta tra le varie possibili fonti e' soggetta a parecchi vincoli:

economici (p.es. trovato un pozzo di petrolio i costi di
estrazione sono molto piu' bassi di quelli del carbone).

tecnologici (il reattore a fusione non e' ancora stato inventato, le onde
del mare
fornirebbero poca energia rispetto all'investimento)

di sicurezza (dighe che possono cedere, centrali nucleari che possono
esplodere)

geografici (venti forti e costanti, forti dislivelli di marea etc..)

di interessi (societa' molto importanti ed influenti che hanno investito
fortemente in un tipo di fonte e vogliono far fruttare i loro investimenti)

inquinamento (le centrali a petrolio e a carbone producono anidride
carbonica
che e' causa dell'effetto serra, centrali nucleari che producono scorie
radioattive estremamente pericolose e difficili da eliminare, etc...)
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Qui mi fermo anche perche', non essendo un esperto, non ho piu' molto
da dire. Mi dispiace di non avere alcun sito da segnalarvi.

Spero che qualcun altro aggiunga qualcosa alle mie grandi lacune e,
spero piccoli, errori.

Auguri a Magi per i suoi esami

Mino Saccone
Received on Wed Jun 21 2000 - 00:00:00 CEST

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