> Se le equazioni di Max. prevedono che un campo elettrico variabile crea un
campo magnetico variabile, perche' l' ampiezza di un' onda elettromagnetica
diminuisce con la distanza, e la sua intensita' con il quadrato della
distanza? Dove e' la "dispersione?".
Maurizio
Dunque: se tu hai una sorgente puntiforme di onde sferiche, attraverso ogni
sfera concentrica che abbia la sorgente come centro deve passare la stessa
quantit� di energia (per la conservazione dell'energia). L'area di queste
sfere concentriche aumenta col quadrato della distanza: ne consegue che
l'intensit�, che � in sostanza l'energia per unit� d'area, deve diminuire
col quadrato della distanza, in modo che integrata su ogni sfera dia un
valore costante. L'intensit� � proporzionale all'ampiezza del campo
elettrico, e quindi questa va in modo inversamente proporzionale con la
distanza.
Poi... io non so precisamente che cosa tu intenda con "dispersione", ma
fisicamente, nell'ambito dell'elettromagnetismo, vuol dire una cosa diversa
(lo so bene perch� l'altro ieri ho dato l'esame di Fisica Generale 2 e mi �
stato chiesto). Gi� che ci sono, te lo dico, tanto per sfoggiare un po'
della mia cultura personale :-) La "dispersione" � quella che permette ad un
prisma di scomporre la luce bianca in . Essa consiste nel fatto che i
dielettrici hanno un di rifrazione che dipende dalla frequenza della luce
incidente, per cui i colori vengono "piegati" dal mezzo secondo angoli
diversi. OK?
Scusate eventuali imprecisioni ma sono ancora scossa dall'esame.
Ciao
TOPO
Received on Fri Jun 23 2000 - 00:00:00 CEST
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