Re: Faraday-Oersted

From: gino-ansel <ginoselmi_at_libero.it>
Date: Thu, 10 Nov 2022 04:44:55 -0800 (PST)

> > https://www.nihilscio.it/Contributi/Elettrotecnica/Gennaro%20Bottiglieri/Corso_di_Elettrotecnica/Il_magnetismo_Induzione_2.htm
> però non parla del perchè si forma una specie di vortice attorno al filo;
> comunque link interessante anche se i disegni lasciano a desiderare

Aggiungo che non è neppure esatto attribuire l'induzione al "taglio" delle linee del campo
e questo anche se l'aveva detto Faraday (a mio parere il più grande di tutti)
è vero però che quasi sempre al taglio corrisponde una variazione di flusso;
colgo l'occasione per lamentare scarsa precisione da parte di testi anche universitari,
sulla mia pelle ho dovuto comprendere che una descrizione precisa potrebbe essere questa:
<<Assunto che le "linee" del campo descrivano il flusso e assunto che dove le linee sono
più numerose dove l'intensità è maggiore, si intende "concatenata" la linea di flusso che
attraversa una volta sola l'area della spira. Ciò premesso si può affermare che avremo
induzione quando varia il numero delle linee concatenate dalla spira a causa del moto
relativo fra magnete e spira.>> scusate la presunzione.

Tornando all'argomento e proseguendo nella lettura del testo di Toscano,
devo dire che non è strettamente vero che Ampere non "facesse ipotesi"
tant'evvero che attribuì il magnetismo a correnti circolari attorno all'asse dei
poli dei magneti permanenti.

A. dovette subire le critiche degli altri fisici (come mai i magneti non si scaldavano?)
e se la cavò grazie a Fresnel che gli suggerì di ipotizzare correnti microscopiche
attorno alle molecole. Credo che per ragionare sul campo magnetico anulare
attorno ai fili percosi da corrente convenga riflettere su cosa potrebbe succedere
nei magneti permanenti. Mi rileggo Faraday e vediamo se trovo qualcosa.
Received on Thu Nov 10 2022 - 13:44:55 CET

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