R: Forze, campo, particelle ed etere
Justinian <Justy_at_bisanzio.imp> wrote in message
oF315.165172$VM3.1251173_at_news.infostrada.it...
>
> Esattamente quello che avevo intuito e cercato
> di spiegare in miei antichi post.
>
snip
Giovanni Ruffino <giovanni.ruffino_at_libero.it> wrote in message
9au05.156696$VM3.1134955_at_news.infostrada.it...
>
> ALLA RICERCA DELL' ETERE PERDUTO
> ( E SULLE FORZE A DISTANZA)
>
>
> Di: Giovanni Ruffino
>
>email: giovanni.ruffino_at_tin.it
>
>30-5-2000
>
> RIASSUNTO
>
> Il concetto di spazio vuoto con il "nulla" dentro e l'idea astratta del
> campo nel vuoto, proposti dalla fisica classica, sono decisamente
superati.
????
e' il contrario! la fisica classica non voleva e non vuole rinunciare
all'etere come mezzo di "collegamento"
> Da molti anni la meccanica quantistica definisce il campo circondato da
> particelle, e il modello standard presenta attualmente un campo unificato
> che ricorda sempre pi� un mezzo continuo. Sembra che manchi solo il
coraggio
> di chiamarlo con il proprio nome storico.
> In queste pagine si ricorda brevemente il ruolo importante dell'etere
nella
> storia della scienza fino all'esperimento di Michelson-Morley e le
> considerazioni di FitzGerald-Lorentz che spiegarono l'errore sistematico
> commesso dall'esperimento stesso.
> Si propone quindi un nuovo concetto di etere che si concilia con i
postulati
> della relativit� e gli aspetti moderni della teoria delle particelle. L'
> etere si presenta come un mezzo continuo in cui, per effetto dell'energia,
> si producono degli addensamenti infinitesimali che formano le particelle.
"Teoria dello Spazio Quantizzato" l'elettrone e' la prima risonanza dello
Spazio "Quantizzato" il protone e' la seconda risonanza dell'elettone nello
Spazio "Quantizzato" (piu' avanti accenno brevemente il come)
> Ogni particella non � un corpo estraneo all'etere, ma un "evento" che
> avviene in esso seguendo le fluttuazioni dell'energia, prendendo forma
dove
> l'energia supera i livelli quantici ed annichilendosi dove scende al di
> sotto di tali livelli. Anche i corpi macroscopici di conseguenza sono
> generati dall'energia nell'etere e da esso permeati.
> L'energia � vista come uno stato perturbato dell'etere rispetto allo stato
> di quiete. Materia ed energia sono due stati dell'etere che si
corrispondono
> e che si possono spostare in esso.
> Questa nuova concezione rende comprensibile il moto dei corpi attraverso
il
> "mezzo" e il passaggio della luce dentro i corpi trasparenti. Esprime
> perfettamente l'equivalenza tra massa ed energia e la natura corpuscolare
> ed ondulatoria delle particelle. Da pieno significato razionale alla
> contrazione delle lunghezze, all'aumento di massa e al rallentamento del
> tempo in funzione della velocit�.
> Le azioni, o forze, a distanza trovano una chiara e coerente spiegazione.
>
>
Justinian <Justy_at_bisanzio.imp> wrote in message
oF315.165172$VM3.1251173_at_news.infostrada.it...
>
> Esattamente quello che avevo intuito e cercato
> di spiegare in miei antichi post.
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lo Spazio non e' il nulla!
La mia esperienza di elettronico sperimentale e' sfociata nella teoria
principalmente
per l'ostinato approfondimento della realta' fisica, e mi portato ad averne
una visione estremamente concreta, lontana da concetti astratti.
Espongo brevemente una delle risultanze piu' evidenti della T.S.Q. :
Lo Spazio non e' vuoto, e per tale condizione ha una frequenza di
risonanza che corrisponde allo spin dell'elettrone.
Tradotto in formule :
Dato:
mu0=permeabilita' magnetica del vuoto
4*pi*10^-7 Henry/metro
Epsilon0=costante dielettrica del vuoto
8.8541*10^-12 Farad/metro
h = Costante di Planck 6.63 * 10^-34 Joule*secondi
Lambdae=Lunghezza d'onda Compton per l'elettrone
2.4263*10^-12 metri
pi=3.141592...
f0 = 1 / (2*pi*( L*C)^0.5) (1)
E = h*f (2)
La formula (1) determina la frequenza di risonanza
di un circuito Induttanza-Capacita'
La formula (2) determina l'energia del quanto di
azione di Planck alla frequenza f
sostituendo nella (1) i parametri del "vuoto" (mu0*Lambdae/(2*pi) ,
epsilon0*Lambdae/(2*pi))
la f0 che si ottiene e' proprio uguale alla frequenza Compton per
l'elettrone.
Mettendo nella (2) la f0 cosi' ottenuta, si ha come risultato
E=8.187 * 10 ^-14 Joule
che risulta essere esattamente l'energia-massa di un elettrone.
il quanto di energia di Planck applicato ai fotoni
sulla frequenza Compton dell'elettrone puo' dar luogo a un "fotone stabile",
in risonanza con lo Spazio, l'elettrone.
(cio' vale anche per il nucleone(protone) seconda risonanza dello Spazio)
materia = onda(energia) stazionaria nel quanto di Spazio
Si puo' quindi sintetizzare che lo Spazio e' quantizzato/abile, ed ha una
frequenza di risonanza .
La frequenza di risonanza dello Spazio e' l'elettrone.
Da questi semplici ragionamenti e risultanze e' stata trasposta la
quantizzazione
dall'energia allo Spazio, che e' il vero quantizzatore.
L'energia appare essere quantizzata, perche' e' il suo "contenitore" (lo
Spazio) ad esserlo.
La materia risulta quindi essere un'onda stazionaria in risonanza nel quanto
di Spazio individuato.
Ci sono molte altre implicazioni (anche cosmologiche) ma non mi dilungo
avro' tempo di
discuterne e sperimentarle nei luoghi e nei modi opportuni.
Saluti
Francesco Santandrea
Received on Sun Jun 18 2000 - 00:00:00 CEST
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