(wrong string) � ,ma quante sono ?
lunogled_at_hotmail.com wrote:
>
> Se ho capito bene la questione (non ho letto l'analisi a cui ti
> riferisci), questo e' un'esempio interessante perche , IMHO, la
> situazione e' pienamente relativistica SOLO SE interviene la meccanica
> quantistica.
>
???
non ho mai parlato di meccanica quantistica. Tutta la discussione cui mi
riferisco e' puramente elettromagnetismo classico!!
> Classicamente, l'onda elettromagnetica
> e' una distribuzione continua di campo eletromagnetico, e quindi anche
> di energia.
> Come dici tu ,la "parte dominante" del segnale non si propaghera'
> piu' velocemente della luce, ma "qualcosa", una quantita' di
> energia maggiore di zero, riuscira' ad andare da A a B in un tempo
> minore di (distanza fra A e B)/c.
No, probabilmente non ho messo bene in chiaro questo punto.
La parte "importante del segnale" viaggia a velocita' v_s<c.
Ma, a meno di non violare esplicitamente il principio di causalita',
*nessuna* parte del campo elettromagnetico (neanche i precursori) si
propaga a velocita' maggiore di c.
SNIP
>
> La situazione e' pero' diversa nel caso della meccanica quantistica,
...
Se intendi MQ relativistica, non e' il mio campo ma direi proprio di no.
La MQ non ha eliminato la richiesta di causalita' dalla fisica.
>
> Ma trasmettere un segnale superluminale diventa proprio IMPOSSIBILE
> perche' tutto cio' che l'ampiezza dell'onda ci da sono probabilita',
> e ne' il mittewnte ne' il ricevente possono sapere se i fotoni
> arriveranno veramente "piu' veloce della luce" o no.
Attenzione. Probabilita' non significa che tutto e' possibile e che non
ci sono piu' certezze :-)
Pero' sul significato operativo di misura della velocita' di un fotone,
sarebbe meglio chiedere lumi a chi e' esperto di QED (Elio Fabri, ci sei
?).
Ciao
Giorgio Pastore
Received on Tue Jun 13 2000 - 00:00:00 CEST
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