Re: Ascensore di Einstein

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 2000/06/14

Stefano De Nadal wrote:

>
> Quello di cui si rese conto Einstein quel giorno nell'ufficio brevetti
> fu che NON � possibile avvertire la differenza, n� con i sensi n�
> conducendo esperimenti.
> Il fatto di essere senza peso non significa essere esenti dalla
> gravitazione: pu� darsi benissimo che uno si trovi in caduta libera...
> Il campo gravitazionale perci�, ha soltanto un'esistenza relativa.
>

Ciao, ci sono delle importanti precisazioni da fare.
Uno non si rende conto della differenza tra moto inerziale e
gravitazionale in caduta libera se consideria degli intervalli
di tempo e delle regioni di spazio sufficientemente piccole,
e questo e' vero qualunque sia il campo gravitazionale nel
quale si e' . Ma non e' affatto vero che il campo gravitazionale
ha solo un"esistenza relativa". Il campo gravitazionale
esiste anche in relativita' generale in senso assoluto
e si esplica prima di tutto nell'esperienza della "deviazione
geodetica": se aspetti un tempo sufficientemente lungo nel
considerare il moto di due punti materiali in caduta libera
con velocita' inizialmente parallele, se c'e' gravita' ad un
certo punto defletteranno almeno per qualche scelta delle
direzioni e delle velocita' iniziali. Questa e' la definizione in
RG della presenza di gravita' ed e' assoluta, indipendente
dall'osservatore. E' possibile mostrare che
la presenza di deviazione geodetica e' equivalente
al fatto che un certo oggetto matematico che si chiama
tensore di curvatura di Riemann non sia nullo
(per chi mastica un po' di queste cose: l'equivalenza si ha
benche' si considerino solo geodetiche di tipo tempo
e questo e' piuttosto notevole).

Ciao, valter

PS Ma quando Einstein pensava a queste cose era
ancora nell'ufficio brevetti di Berna? Pensavo che
dopo il 1905 avesse cominciato la carriera accademica.
Received on Wed Jun 14 2000 - 00:00:00 CEST

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