Il 19/11/22 20:49, gino-ansel ha scritto:
....
> eppure leggo in "Una forza della natura" di Toscano che le
> teorie di Maxwell sono analogie, quindi che ci sarebbe di male?
>
> ecco alcune pagine da quel testo
> https://ibb.co/T49sf2d
> https://ibb.co/3CD818S
> https://ibb.co/9nXn4CK
>
> O forse quel Toscano fraindente la questione?
> O magari io fraintendo Toscano?
L'ultima. Aiutato da una non completa chiarezza di Toscano.
Analogia vuol dire tutto e niente. E sappiamo tutti che alcune analogie
funzionano bene, mentre altre molto male. Spesso sulle analogie si
costruiscono mistificazioni.
Per tutte le analogie, una regola di base è capire se l'utilizzo della
stessa avviene per comunicare meglio, tra persone con un bagaglio di
conoscenze abbastanza equivalente, i processi mentali che hanno fatto
arrivare ad una certa conclusione o per rendere accessibile a chi non ha
le conoscenze i risultati di una disciplina.
Nel primo caso una buona analogia può funzionare. Nel secondo, va presa
con le pinze da altoforno.
Nel caso di Maxwell, l'analogia con l'idrodinamic apoteva funzionare
bene: era un argomento che conosceva bene e così gli permetteva di
"visuaizzare", costruire un "intuizione" circa i fenomeni
elettromagnetici. Ma Maxwell non si fermava qui. Quando faceva
riferimento all' equazione di continuità della fluidodinamica, aveva
chiara anche la traduzione formale della stessa e quindi, p.es. poteva
"vedere" che mancava qualcosa e che quello che mancava poteva essere
quello che oggi chiamiamo "corrente di spostamento". Questa parte, per
chi usasse l'analogia solo come sostituto delle equazioni, andrebbe
persa per sempre.
Detta in altro modo, l'analogia per Mawxwell non era un sostituto del
formalismo ma uno strumento euristico per utilizzarlo. Senza i vincoli
del formalismo, il solo ragionamento per analogia porta quasi sempre a
prendere cantonate in modo incontrollato.
Giorgio
Received on Mon Nov 21 2022 - 00:39:21 CET