allora:
Tu con la "dev. st" o la "dev st. della media" eseguita sulla serie di
misure del tempo ottieni un'errore sul tempo (err(t)) , se poi tu vuoi
conoscere l'errore sul quadrato del tempo...
err(t^2) = 2*t(medio)*err(t)
Questa formula � il risultato della derivta di t^2 poi moltiplicata per
l'errore su t
Sei vuoi capire meglio o approfondire ti consiglio di prendere in mano
"Introduzione all'analisi degli errori" J.R.Taylor ed.Zanichelli
A dimenticavo la "dev. st della media" � una misura pi� accurata dell'errore
di quanto sia quella della "dev. st." Il perch� non me lo ricordo ma se ti
interessa sul libro che ti ho segnalato c'� tutto.
Ciao.
<pegasus80_at_iol.it> wrote in message
FVC1HX$I5x6uBVcofVQ6Z5M0lF0neyv9PpgYQ80QFxUZg18Z1xM_at_iol.it...
>
> non ho ben capito se nella propagazione degli errori devo usare la
> deviazione standard o la deviazione standard della media.
> Ad esempio : se misuro 20 volte i tempi di caduta di un grave , ottengo
> una certa media,una deviazione standard e una deviazione standard della
> media (=deviazione standard/radice quadrata di 20).
> A me , per�, interessano i tempi al quadrato : allora scrivo t^2=
> (media dei tempi)^2 e l'errore che associo � 2*(media dei tempi)
> *deviazione standard oppure
> 2*(media dei tempi)*deviazione standard della media ?
>
>
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